La maggior parte delle famiglie italiane (56%) include almeno un animale domestico, con i cani (36%) e i gatti (33%) che quasi si equivalgono, e un 20% vorrebbe averne uno. Questi sono i numeri emersi dal sondaggio di Changes Unipol, elaborato da Ipsos, sul rapporto tra gli italiani e gli animali domestici. Tra le diverse generazioni, quella X (41-56 anni) ha la più alta percentuale di presenza di animali domestici (60%), e convive soprattutto con gatti (41%), mentre la Gen Z (16-26 anni) preferisce invece i cani (41%).
Tra i Millennial (27-40 anni) solo il 52%, la percentuale più bassa, convive con un animale domestico, ma è sempre in questa categoria che si registra la percentuale più alta di chi vorrebbe adottarne uno (24%). I Boomer (57-74 anni), invece, sono quelli meno interessati a includere nel proprio nucleo familiare un animale domestico, con il 32% che non ha un animale e non è intenzionato a cambiare idea. In media, il 79% degli intervistati considera il proprio animale un membro a tutti gli effetti della famiglia, soprattutto i Millennial (85%), con i Boomer che raggiungono solo il 67%.
Questi numeri confermano l'enorme interesse per gli italiani nei confronti di cani, gatti e altri animali domestici, oggi ormai parte integrante a tutti gli effetti di una società sempre più multispecie. Chi decide di vivere con un cane o un gatto, lo fa soprattuto per avere compagnia (48%), perché portano felicità (46%) e perché migliorano la salute mentale (33%), nonostante le spese per loro siano cospicue. Ogni mese il costo di mantenimento di un animale si attesta mediamente a 65 € (escluse le spese mediche e il veterinario), per un totale di 780 € l'anno, e sale a 69 € per chi vive con cani e/o gatti (828 € l'anno).
Per quanto riguarda invece la salute (vaccinazioni, visite dal veterinario, esami, interventi), la spesa media annuale si attesta a 180 €, che salgono a 185 € per chi vive con cani e/o gatti. Vivere con un animale domestico significa quindi spendere in media circa 1.000 € l'anno tra spese di mantenimento fissi e costi legati alla salute e alla visite veterinarie. Nonostante ciò, per la stragrande maggioranza degli italiani prevalgono comunque i vantaggi sugli svantaggi (88%), mentre il 77% trova però che ci sia almeno uno svantaggio.
Tra gli svantaggi, oltre alle spese di mantenimento (17%) e quelle legate alla salute (26%), ci sono la necessità di trovare qualcuno che si occupi degli animali quando non è possibile farlo il prima persona (26%), la necessità di doverli portare fuori ogni giorno anche in condizioni meteo avverse (16%), il tempo e le attenzioni necessarie per giocare e fare altre attività insieme (9%). Più della metà (54%) degli italiani dedica da 1 a 3 ore al giorno al proprio animale, l'11% fino a 5 ore e il 6% anche oltre le 5 ore. Soltanto il 27% degli intervistati dichiara di dedicare meno di un'ora al giorno al proprio animale.