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27 Dicembre 2022
18:17

Iguane ibernate e tartarughe spiaggiate a causa della tempesta di gelo negli USA

L'ondata di gelo che si è abbattuta sugli Stati Uniti in questi giorni ha conseguenze molto pesanti anche sulla fauna locale. Per i rettili, in particolare, temperature così basse possono risultare in alcuni casi letali.

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Talmente freddo che le iguane crollano dagli alberi, congelate: succede in questi giorni negli Stati Uniti, stretti nella morsa del gelo portato da quella che è stata definita “la tempesta del secolo”. Come accaduto già a febbraio 2022, il brusco abbassamento delle temperature sta provocando conseguenze molto pesanti anche sugli ecosistemi e sulla fauna selvatica, in particolare per gli animali arboricoli a sangue freddo come le iguane verdi invasive che popolano il sud della penisola.

A causa del freddo, le iguane di fatto restano “congelate”, irrigidendosi, perdendo la presa sugli alberi e finendo così per precipitare al suolo. Impossibile per loro resistere a temperature così basse: essendo animali "a sangue freddo" o ectotermi, come tutti gli altri rettili, basano la temperatura corporea su quella esterna, e per sopravvivere ai climi più freddi rallentano diversi processi corporei tra cui circolazione sanguigna e battito cardiaco, fin quasi a fermarlo del tutto, di fatto ibernandosi. Che è quanto sta accadendo in questi giorni di freddo estremo con la conseguenza diretta del vederle crollare all’improvviso a terra dall’alto e restare immobili.

Un fenomeno che in Florida è conosciuto, tanto da spingere il National Weather Service di Miami a emettere appositi avvisi anche per evitare che cadendo questi sauri – di dimensioni notevoli – possano ferire qualche ignaro passante.

La loro condizione è comunque temporanea: non appena le temperature torneranno a risalire, le iguana si risveglieranno riprendendo “possesso” dei loro corpi, a patto che le condizioni di estremo freddo non si prolunghino per troppo. E secondo recenti studi, le iguana – pur essendo specie invasive, e dunque non autoctone – si stanno adeguando alle ondate di freddo resistendo meglio all’abbassamento delle temperature. Il problema si manifesta invece in maniera più preoccupante nelle tartarughe marine, che a causa del drastico crollo delle temperature possono finire in uno stato di incoscienza e andare a spiaggiarsi, con conseguenze potenzialmente letali.

Negli ultimi anni numerosissimi esemplari di tartarughe marine verdi, specie in via di estinzione, sono state trovate sulle spiagge del Texas durante i periodi di freddo estremo. Nel febbraio del 2021 circa 13.000 tartarughe sono state stordite dal freddo, e solo 4.000 sono sopravvissute. Un anno dopo altre 300 tartarughe stordite dal freddo sono state salvate dai volontari, e la tempesta di questi giorni ne ha messo a rischio altre centinaia.

Stessa cosa sta accadendo in Florida, dove i veterinari del Sea Turtle Hospital sono intervenuti per recuperare numerosi esemplari dalle spiagge: «Se le tartarughe non vengono recuperate e curate, con tutta probabilità moriranno – spiegano – I nostri pazienti sono attualmente al sicuro nelle vasche di riabilitazione con acqua salata riscaldata, ma il nostro ospedale si è preparato per aiutare quelle che vivono in natura e che potrebbero andare incontro al fenomeno di "stordimento da freddo”».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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