Non è difficile imbattersi in video virali sui social che ritraggono capre che "svengono". In realtà si tratta delle capre miotoniche e il loro comportamento ha una spiegazione ben precisa.
La miotonia congenita è una condizione genetica che provoca una reazione insolita nei muscoli delle capre miotoniche in risposta a stimoli improvvisi o spaventosi. Quando questi soggetti si trovano di fronte a situazioni che le sorprendono o le agitano, i loro muscoli subiscono un'improvvisa rigidità, causando l'apparente paralisi o il collasso dell'animale. Questa reazione può portare l'animale a cadere sul lato o a rimanere bloccato in una posizione eretta, apparentemente congelata sul posto.
Nonostante questa condizione possa sembrare debilitante, è importante sottolineare che la miotonia congenita non causa dolore alle capre interessate e non compromette la loro qualità di vita complessiva. Al contrario, molte di queste capre sono in grado di condurre una vita normale e possono coesistere pacificamente con altri animali, infatti si distinguono per il loro temperamento particolarmente docile rendendole ideali come animali da compagnia e da fattoria, poiché sono facilmente gestibili e adattabili all'interazione con gli esseri umani.
Presentano, inoltre, una serie di caratteristiche distintive che le differenziano dalle altre razze. In primo luogo, le dimensioni sono più contenute rispetto ad altre capre, con un'altezza che varia approssimativamente tra i 43 e i 64 centimetri, e un peso che può oscillare tra i 27 e i 79 chilogrammi. Un'altra caratteristica evidente è la loro massa muscolare sviluppata, che conferisce loro un aspetto robusto e atletico. Questo è particolarmente evidente durante la manifestazione della miotonia congenita, quando i muscoli si contraggono provocando la tipica rigidità muscolare che dà loro il nome.
La loro storia risale agli anni 80 del XIX secolo, quando furono portate per la prima volta nella contea di Marshall, nel Tennessee. La prima descrizione scientifica di questo fenomeno risale al 1904, mentre il termine "miotonia congenita" fu coniato nel 1939. È interessante notare che la mutazione genetica responsabile di questa caratteristica è stata identificata solo nel 1996, molti anni dopo che l'equivalente gene umano e murino era stato scoperto.
Gli esperimenti condotti da Brown e Harvey nel 1939 con le capre miotoniche hanno svolto un ruolo cruciale nella comprensione delle basi fisiologiche di questa condizione, influenzando significativamente diverse teorie riguardanti la miotonia e le sue cause. Nonostante la loro storia ricca di scoperte scientifiche, le capre miotoniche si trovano ora a fronteggiare una sfida di conservazione. Nel 2019, il loro stato è stato elencato come "a rischio" nel database DAD-IS dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO). Questo status evidenzia la necessità di misure di conservazione mirate per preservare questa razza unica e affascinante.