I vichinghi negli ultimi anni sono stati sempre di più i protagonisti di libri, serie tv e videogiochi. Recentemente però sono aumentati anche gli studi storici e archeologici su questo popolo che hanno portato a molteplici ed interessanti scoperte in Inghilterra, in Norvegia, Danimarca e Groenlandia.
L'ultima è stata pubblicata lo scorso 1 febbraio sulle pagine di Plos One e ci permette di capire meglio come sia stato possibile per questi antichi marinai stabilirsi anche in regioni remote come l'Islanda, riuscendo a costituire delle comunità con il poco che riuscivano a portare lungo le loro peregrinazioni.
Gli archeologi hanno scoperto che i vichinghi erano soliti trasportare i loro animali durante i loro viaggi a bordo delle loro navi dreki. Un'attività che avrebbe permesso loro di partire per i viaggi di conquista senza la necessità di doversi approvvigionare di cavalli e cani da caccia al momento dell'arrivo.
La prova scientifica di questa pratica deriva, secondo lo studio, da uno scavo inglese noto agli archeologi come "Heath Wood" nel Derbyshire. Qui è stato rinvenuto un cimitero composto da 59 tumuli funerari, di cui finora solo 20 sono stati studiati in maniera approfondita.
All'interno di questo tumulo gli esperti hanno trovato un elevato numero di ossa, appartenenti sia ad animali che ad esseri umani. E per quanto i vichinghi erano soliti bruciare i loro cadaveri, per permettere alle anime di ascendere direttamente al Valhalla, denti e molteplici frammenti ossei di solito sopravvivono alla combustione. I ricercatori così hanno analizzato le ossa di due adulti, di un giovane e di tre animali tra cui sicuro c'erano un cavallo, un cane ed un maiale. Su quest'ultimo animale gli archeologi hanno però ancora dei dubbi, poiché i reperti potrebbero in realtà appartenere ad un cinghiale. Ma considerando l'importanza di questa specie domestica per le popolazioni vichinghe della Norvegia e della Danimarca hanno per adesso ritenuto che potesse essere in effetti un suino da fattoria.
Dopo lo studio morfologico dei reperti, gli archeologi hanno così deciso di sottoporre le ossa allo studio isotopico per comprendere la provenienza di questi animali. Hanno perciò testato i frammenti ossei per lo stronzio, un elemento naturale presente dovunque, ma che finisce per accumularsi nelle piante. Quando gli animali e gli esseri umani mangiano infatti prodotti basati sulle piante, lo stronzio si accumula anche nelle ossa e nei denti, con il risultato che gli studiosi possono capire la provenienza paleogeografica dei reperti, confrontando i diversi rapporti di stronzio presente nel fossile e nelle diverse località geografiche del mondo.
Da questa tipologia di analisi, gli archeologi hanno così scoperto che seppur un adulto e un bambino cremati a Heath Wood erano probabilmente locali della zona, le ossa dell'altro adulto, così come quelli di tutti gli animali, provenivano dall'area della Norvegia e della Svezia centrale e settentrionale.
Da ciò i ricercatori hanno dedotto che quest'adulto e gli animali con buona probabilità morirono subito dopo aver attraversato il Mare del Nord per arrivare in Gran Bretagna. Inoltre, il fatto che siano stati cremati nella stessa pira induce gli archeologi a sospettare che l'adulto fosse una persona importante e molto ricca, tanto da potersi permettere un cavallo, un maiale e un cane come propri compagni di viaggio.
Era costume dell'epoca infatti sacrificare gli animali domestici di una persona morta quando assumeva abbastanza importanza o aveva un legame molto peculiare, quasi spirituale, con i propri animali. In maniera simile da quanto fatto dagli antichi egizi che spesso al momento della morte imbalsamavano i loro cani e i loro gatti per avere con sé nell'altro mondo "un po' di compagnia".
A quale secolo però risale la fondazione del cimitero di Heath Wood? Secondo gli studi al radiocarbonio è stato costruito fra l'ottavo e il decimo secolo dopo cristo. L'area inoltre è molto interessante per gli storici, in quanto lì vicino passò la Grande Armata vichinga che svernò a Repton nell'873 d.C.
Per comprendere invece come i vichinghi siano riusciti a trasportare alcuni animali come cavalli e cani in Inghilterra dalla loro terra natia, dobbiamo immaginare che probabilmente usavano durante il loro viaggio in mare una tipologia modificata delle loro lunghe navi, dotata di maggior spazio di carico. Le navi dreki infatti, note con il nome drekkar, erano ingegneristicamente predisposte ad essere costruite a secondo delle esigenze con diverse tipologie di scafi. Le più lunghe ed eleganti erano quelle predisposte all'esclusivo trasporto degli uomini, ma avevano la controindicazione di essere poco capienti per i bottini. Per questa ragione i carpentieri norreni introdussero mezzi anche dallo scafo più profondo e massiccio, che permetteva ai soldati di potersi trasferire in Inghilterra e in altre località con i propri animali e le famiglie e di trasportare un maggior numero di tesori.