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22 Luglio 2022
9:00

I sintomi delle allergie e delle intolleranze alimentari nel cane

I sintomi delle allergie e delle intolleranze alimentari possono essere simili e vanno da quelli più gravi come vomito e diarrea a quelli più blandi come il bisogno di mangiare erba. Vediamo come capire se un cane ha un'allergia o un'intolleranza alimentare e cosa possiamo fare.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Non abbiamo mai visto tanti cani con allergie e intolleranze alimentari come negli ultimi anni, ne parliamo spesso con le colleghe con cui collaboro. Sicuramente sarà qualcosa che anche i lettori di Kodami hanno notato: sono sempre di più i cani che hanno problemi con uno o più alimenti. Incredibile, un’epidemia, almeno ai miei occhi, non se ne vedevano tanti fino a 5-10 anni fa.

I sintomi delle allergie e intolleranze possono essere fra i più vari e vanno dalla nausea mattutina, al vomito, alla diarrea o sintomi più blandi come il mangiare erba o avere poche energie. In questo articolo approfondiamo il tema in modo che sappiate riconoscerle e come agire quando il vostro cane ha un’allergia o un’intolleranza.

Differenze fra allergie e intolleranze

Spesso nel linguaggio comune allergia e intolleranza alimentare vengono confuse e in effetti nel cane i sintomi sono abbastanza simili. In realtà però allergie e intolleranze sono due entità ben diverse e in medicina veterinaria vengono raggruppate sotto il nome generico di “reazioni avverse al cibo” (RAC).

Nell’allergia alimentare infatti il sistema immunitario del cane viene attivato da una sostanza estranea (chiamato antigene), in questo caso un alimento. L’attivazione del sistema immunitario produce una serie di eventi, con produzione di infiammazione massiva che segue quindi l’introduzione di uno specifico alimento. Fra le razze maggiormente predisposte ad allergia dobbiamo certamente citare i Bracchi di Weimar.

Nel caso dell’intolleranza invece non abbiamo un’attivazione del sistema immunitario in genere. Un esempio di intolleranza è quella al lattosio per un cane adulto, che non ha più enzimi per digerirlo e quindi avrà diarrea e sintomi intestinali legati ad una cattiva digestione. Un altro esempio è quello dei cani di razze “ancestrali” (Akita, Shiba, Cane Lupo Cecoslovacco e altri) che non digeriscono gli amidi ed hanno quindi problemi di digestione se mangiano riso, pasta o patate.

In realtà poi esistono tutta una serie di altre situazioni nel cane, classificabili come “leaky gut” (letteralmente intestino gocciolante) ovvero alterazioni della barriera intestinale, legate a disbiosi, che non sono né allergie né vere e proprie intolleranze. In questa categoria rientrano la maggior parte dei cani con problemi legati all’alimento, dato che si stima che solo un 5% delle reazioni avverse al cibo nel cane siano allergie. Le razze predisposte a disbiosi e quindi a leaky gut sono tantissime e includono tutte quelle citate in precedenza, più il Pastore Tedesco, in pole position, e a seguire Barboncino, Maltese, Alani e molte altre.

Come capire se il cane ha allergie o intolleranze

I sintomi delle allergie e delle intolleranze alimentari nel cane sono in generale simili, per quelle vengono catalogate assieme come reazioni avverse al cibo. Abbiamo infatti come sintomi più caratteristici:

  • vomito;
  • feci molli, abbondanti o liquide;
  • mangiare erba.

Le allergie però hanno dei sintomi che in genere mancano nelle intolleranze, che sono quelli cutanei: prurito, ponfi e bolle, dermatite interdigitale e rossore diffuso della cute.

Un sintomo invece più caratteristico (ma non unico) delle intolleranze sono le coliche intestinali. Quando qualcosa non viene digerito infatti a livello intestinale rimane a fermentare e quindi può procurare coliche al nostro cane.

Per la diagnosi di allergia o intolleranza alimentare, noi Medici Veterinari proponiamo dei percorsi che vengono chiamate “diete di eliminazione” o diete restrittive. Per un periodo il cane dovrà mangiare solo un tipo di alimento ben preciso, composto da proteine idrolisate (rotte, non capaci di provocare allergie), oppure alimenti commerciali monoproteici o (meglio di tutto) diete fresche monoproteiche. Tutto, anche i premietti, dovrà essere strettamente controllato. Dopo il periodo diagnostico di 2 mesi, potremo sapere se il cane ha una reazione avversa al cibo, allergia o intolleranza che sia.

Poco utili sono invece i test delle allergie come si utilizzano invece in umana, dato che nel cane i veri allergici sono una piccolissima percentuale e il test fra l’altro non risulta attendibile.

Rimedi per allergie e intolleranze alimentari nel cane

Il primo rimedio per una allergia o intolleranza alimentare ovviamente è individuare e eliminare l’alimento o gli alimenti che provocano il problema al vostro cane. Inutile quindi continuare a dare amidi nelle razze dove non hanno possibilità di digerirli: provocheremo solo infiammazione cronica, con conseguente disturbo grave a livello intestinale del povero cane. Lo stesso dicasi per le allergie.

Il problema è che nella maggior parte dei casi come abbiamo visto le reazioni avverse al cibo nel cane sono legate a intestino permeabile (leaky gut). Dobbiamo quindi occuparci, oltre ad allontanare l’alimento incriminato, anche di “rimettere a posto” l’intestino. Per questo serve un lavoro individualizzato con un esperto, ma in generale ci sono alcuni trucchi che possono essere utili.

Ad esempio, gli acidi grassi essenziali Omega-3, che hanno azione antinfiammatoria intestinale. Molto utile anche la curcuma, ma da usare con cautela in caso il vostro cane abbia problemi epatici. Fondamentale anche l’utilizzo di trigliceridi a media catena (MCT oil) che hanno funzione di riparare l’intestino, evitando quindi che si creino ulteriori allergie o intolleranze.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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