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18 Settembre 2023
16:52

I polpi sottoposti alla sperimentazione potrebbero ricevere le stesse tutele legali dei primati negli USA

Se il governo statunitense dovesse decidere di ascoltare le richieste degli esperti, tra qualche mese per la prima volta all'interno dei laboratori americani per effettuare delle ricerche sui cefalopodi bisognerà attendere l’approvazione di un comitato etico.

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La sperimentazione animale è uno dei temi più caldi e dibattuti della ricerca scientifica che spesso alimenta forti contrasti fra animalisti e scienziati in Europa e in America. Da qualche giorno però la discussione sull'attribuzione di diritti legali nei confronti degli animali da laboratorio si è fatta ancora più rovente, dopo che il National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti – l'agenzia governativa che gestisce gran parte della ricerca biomedica nel paese – ha chiesto al governo centrale di cambiare la legge relativa all'uso di cefalopodi negli esperimenti.

Come infatti è possibile leggere tramite il comunicato diffuso dalla stessa NIH, l'agenzia chiede che i progetti di ricerca che coinvolgono polpi siano approvati solo dopo che un comitato etico e scientifico abbia dato il suo consenso e prima dell'arrivo dei fondi. Una rivoluzione copernicana per la ricerca medica negli Stati Uniti che metterebbe così sullo stesso piano legale questi molluschi con gli altri animali impiegati in laboratorio, in primis le scimmie e i ratti.

Per svolgere degli esperimenti sui primati e i roditori, gli scienziati devono presentare a un comitato etico di ricerca un documento che presenta preliminarmente tutte le motivazioni che hanno portato alla scelta di attuare la sperimentazione animale rispetto a altre tecniche, come ad esempio la ricerca in vitro. Questo documento inoltre deve presentare anche una lista di tutte le complicazioni – fisiche e psicologiche – che l'animale può subire durante o al termine della sperimentazione.

Già sul finire dell'anno scorso, alcuni membri della Camera dei Rappresentanti e del Senato degli Stati Uniti avevano inviato lettere al NIH e al PHS –  il Servizio Sanitario Pubblico degli Stati Uniti – chiedendo che le agenzie facessero pressione sulle istituzioni affinché si potessero ridefinire le leggi che al momento tutelano esclusivamente i vertebrati. Con la sua risposta, il NIH fa anche di più, visto che vuole tutelare non solo un' unica specie animale, come i polpi, ma il suo intero gruppo, ovvero i cefalopodi.

«Siamo davvero felici di vedere l'NIH proporre questo cambiamento», ha dichiarato Catharine Krebs, specialista in ricerca medica dell'organizzazione no-profit per i diritti degli animali Physicians Committee for Responsible Medicine di Washington DC. La dottoressa Krebs però ha anche sottolineato che tale proposta non è da considerarsi ancora perfetta, visto che spesso «i singoli comitati etici dei grossi centri laboratoriali già esistenti per i vertebrati spesso applicano le regole sulla sperimentazione animale in modo "imprevedibile"», ovvero non garantendo come dovrebbero la tutela degli animali. “Questa dichiarazione d'intenti del NIH può essere però considerata una parziale vittoria – ha però aggiunto – visto che è la prima volta che un ente governativo e di ricerca così importante si esprime ufficialmente contro la prassi che attualmente prevede in diversi enti di ricerca un inserimento "agevolato" dei polpi nei trial medici».

I ricercatori che si occupano di sperimentazione sui polpi sono ancora pochi rispetto a coloro che fanno ricerche su altri animali finanziate dal governo federalem ma le istanze stanno crescendo velocemente di numero. Gli studi sui cefalopodi però non prevedono attualmente di essere sottoposti a giudizio di un parere esterno ed è per questo che molti stanno riversando parte delle loro energie e dei loro fondi per inserire questi animali nelle loro ricerche così da accelerare i tempi e spendere meno soldi.

Graziano Fiorito, biologo marino presso la stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, ha guidato un team internazionale di esperti per sviluppare delle raccomandazioni sulla gestione dei cefalopodi nella ricerca che dovrebbero essere acquisite all'interno dei laboratori di tutta l'Unione Europea. Bisogna del resto ricordare che è stato ormai provato scientificamente che questi animali sono essseri coscienti che possono provare dolore e stress.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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