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11 Gennaio 2024
14:22

I piccoli pinguini vengono attaccati da un predatore ma li salva un animale a sorpresa

Un filmato della BBC mostra un gruppo di pulcini di pinguino imperatore mentre vengono attaccati da una grossa ossifraga, un uccello marino dotato di un becco grande e affilato. I pulcini non hanno molte difese ma a sorpresa irrompe sulla scena un eroe inatteso.

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Un gruppo di pulcini di pinguino imperatore passeggia tra le gelide lande ghiacciate, in Antartide. Sono inesperti, ancora avvolti nel loro soffice e caldo piumino giovanile e ovviamente, come tutti i pinguini, non possono volare: l'obiettivo ideale per un predatore affamato. Una grossa ossifraga, un uccello marino con un apertura alare di oltre due metri dotato di un enorme becco affilato, prova a cogliere l'occasione e li attacca. I pulcini si compattano facendo gruppo, ma da soli possono davvero poco contro il predatore. Il loro destino sembra quindi segnato, ma dal nulla spunta un soccorritore inatteso che ribalta la situazione.

Tutto questo avviene in uno straordinario video realizzato dalla BBC per il documentario Spy in the Snow (2018) che racconta un inedito spaccato della vita estrema al polo sud, mostrandoci alcune rare interazioni tra prede e predatori in uno dei luoghi più difficili e inospitali della Terra.

I primi protagonisti mostrati nel video sono dei giovani pinguini imperatore (Aptenodytes forsteri), l'unico tra tutti i pinguini a riprodursi nel continente ghiacciato durante il freddo inverno. È anche il più alto e il più pesante tra tutti i pinguini esistenti, arrivando fino a 45 chilogrammi e ben un metro di altezza.

Questa specie si riproduce in grandi colonie e ogni anno le coppie producono un singolo uovo che viene inizialmente incubato dal maschio, mentre la femmina va in acqua a riacquisire le energie e nutrirsi. Circa 45-50 giorni dopo la schiusa, i pulcini si riuniscono in una sorta di "asilo nido", stringendosi tutti insieme per farsi calore a vicenda e proteggersi dai predatori. Durante questo periodo entrambi i genitori sono in mare e tornano periodicamente per nutrire i loro pulcini. È questo il momento in cui i piccoli pinguini sono più vulnerabili ai predatori, come la foca leopardo (Hydrurga leptonyx) o i grandi uccelli marini.

Tra questi c'è anche l'ossifraga del sud (Macronectes giganteus), una delle procellarie più grandi al mondo. Questi uccelli si nutrono solitamente di pesci, krill, calamari e carogne, ma all'occorrenza possono trasformarsi in spietati e aggressivi predatori di piccoli pinguini e altri uccelli marini. Come si vede nel filmato, l'ossifraga prova in tutti i modi ad afferrare col suo grosso becco uno dei pulcini, nel tentativo di isolarlo dal resto del gruppo. I piccoli, dal canto loro, si compattano e provano come possono ad allontanare il predatore affamato, mostrando senza dubbio molto coraggio e intraprendenza.

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Tuttavia, l'ossifraga ha dalla sua parte grande determinazione e soprattutto campo completamente libero dagli adulti o altri intrusi. È perciò solo una questione di tempo e prima o poi uno dei pulcini cederà. All'improvviso, però, un'eroe inatteso irrompe sulla scena, intromettendosi tra il predatore e i piccoli pinguini. Su tratta di un adulto di pinguino di Adelia (Pygoscelis adeliae), la specie più diffusa in assoluto lungo coste del continente antartico. Sebbene si tratti di un adulto, però, con i suoi circa 70 cm di altezza massima è grande poco più della metà di un pulcino di pinguino imperatore.

Ma nonostante le dimensioni, il piccolo pinguino di Adelia è piuttosto noto per la sua personalità audace e parecchio aggressiva, e spesso non ha alcun timore a sfidare altri animali anche molto più grossi di lui. E sebbene i pulcini non fossero i suoi e nemmeno dei propri simili, il pinguino non ci ha pensato due volte a caricare l'ossifraga per poi frapporsi tra il predatore e i piccoli finché la grossa procellaria, alla fine, ha deciso di ritirarsi rinunciando al proprio pasto. Questo piccolo eroe inatteso, difendendo i pulcini del pinguino imperatore, ha mostrato non solo coraggio ma anche un tipico comportamento che molti uccelli eseguono in situazioni del genere, il mobbing.

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Nonostante l’aspetto e le dimensioni, i pinguini d’Adelia sono sorprendentemente audaci e aggressivi e attaccano anche animali molto più grossi

Il mobbing è una strategia antipredatoria tipica, ma non esclusiva, degli animali che vivono solitamente in gruppo. Quando un genitore si accorge che un predatore si è avvicinato troppo alla propria nidiata, inizia a emettere segnali vocali molto specifici e aggressivi che servono sia a richiamare alle armi altri consimili che a confondere il "predatore", spesso arrivando anche ad attaccarlo fisicamente. Trovandosi, in un attimo, circondato e confuso il malcapitato non riesce più a localizzare le uova o i piccoli che stava cercando, demorde e spesso va via.

Questo comportamento aggressivo viene però eseguito talvolta anche da singoli individui particolarmente temerari e spesso, come in questo caso, anche quando ci sono di mezzo altre specie. In alcuni casi, il mobbing aggressivo viene messo in atto anche semplicemente per allontanare un possibile predatore o un semplice intruso dal proprio territorio. In questo sono maestri cornacchie e altri corvidi, un vero e proprio incubo anche per grandi rapaci come falchi, poiane e aquile, che spesso vengono letteralmente tormentate da questi scaltri e chiassosi uccelli.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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