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15 Febbraio 2022
15:36

I piccoli animali domestici a rischio colpo di calore a causa del riscaldamento globale

Il riscaldamento globale e l'aumento delle temperature mettono a rischio criceti, conigli, porcellini d’India e altri piccoli animali domestici che, come rivela un recente studio, sono spesso vittime di colpi di calore.

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Il riscaldamento globale e le temperature sempre più torride mettono in pericolo i piccoli animali come cavie, criceti, conigli e porcellini d’India. Tanto che, come rileva un recente studio condotto nel Regno Unito dalla Nottingham Trent University insieme all'Università di Liverpool e pubblicato sull'Open Veterinary Journal, sempre più spesso i veterinari devono soccorrerli per colpi di calore.

La ricerca mette in evidenza che i cani non sono gli unici animali domestici particolarmente sensibili agli sbalzi climatici. Al contrario, diverse specie subiscono gli effetti del cambiamento climatico, pagandone le conseguenze. I ricercatori con i loro risultati intendono evidenziare la necessità di sensibilizzare più persone possibile sul fenomeno, visto che, non essendo l’emergenza clima di rapida risoluzione, senza accrescere la consapevolezza pubblica, i casi continueranno ad aumentare.

I risultati dello studio

La ricerca ha messo in relazione i dati riguardanti gli animali domestici visitati da alcuni veterinari inglesi nel periodo compreso fra il 2013 e il 2018 e le informazioni relative alle temperature medie del periodo. I risultati hanno evidenziato che, a causa di colpi di calore, soprattutto nei mesi estivi fra aprile e ottobre, erano stati portati dal veterinario 16 gatti per la maggior parte anziani, ma anche 8 porcellini d’India, 3 conigli e un furetto. I sintomi più comuni in tutti gli animali studiati, includevano respirazione anormale, letargia, collasso e problemi allo stomaco come la diarrea.

Chiaramente non avendo tenuto conto di tutti gli studi veterinari presenti sul territorio nazionale, ma solo di un certo numero, gli studiosi ritengono che sia molto probabile che le stime degli animali domestici che si sono sentiti male per colpa del caldo siano molto di più dei numeri riportati.

La volontà degli scienziati è, davanti a questi dati, rendere i pet mate maggiormente consapevoli e vigili sulle cure e le attenzioni di cui hanno bisogno i loro compagni di vita che, molto più di noi, subiscono gli effetti negativi dei cambiamenti climatici.

I rischi del colpo di calore per gli animali domestici

Diversamente da noi, cani, gatti e i piccoli animali d’affezione, non sudano, ma trovano la loro termoregolazione con piccoli e frequenti atti respiratori, attraverso i quali fanno passare l’aria sulle superfici umide del cavo orale, determinando così la dispersione del calore.

I più predisposti al colpo di calore e al colpo di sole sono gli animali anziani e i cuccioli, ma anche le razze cosiddette brachicefale, come ad esempio bulldog, gli animali obesi e quelli che soffrono di malattie cardiocircolatorie e respiratorie.

Il colpo di calore è una grave condizione patologica, che può verificarsi quando un animale è esposto a temperature e umidità molto alte, oppure si trova in luoghi scarsamente ventilati, o ancora in situazioni di stress eccessive. A causa del colpo di calore, l’animale non è più in grado di mantenere la temperatura corporea entro i limiti fisiologici e la temperatura corporea si innalza sino a 41–43°C compromettendo molto gravemente la sua salute, se non preso in tempo.

Pertanto le raccomandazioni principali sono di non lasciare per nessun motivo gli animali in auto, nemmeno lasciando i finestrini leggermente aperti, o parcheggiando all’ombra, perché l’abitacolo del veicolo si riscalda comunque rapidamente. Non lasciare gli animali esposti alla luce solare diretta. Evitare di portarli a spasso nelle ore più calde della giornata e lasciargli sempre a disposizione dell'acqua fresca.

Qualora, invece, si abbia il sospetto che l’animale presenti sintomi che possono sembrare appartenere al colpo di calore, allora sarà fondamentale spostarlo rapidamente in un ambiente fresco e ventilato; raffreddarlo con acqua fresca con panni bagnati, evitando assolutamente di usare ghiaccio o acqua ghiacciata. E, ovviamente, consultate nel più breve tempo possibile un medico veterinario.

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Simona Sirianni
Giornalista
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