Per strada, nei giardini e persino al bar. Le incursioni urbane dei pavoni nel Comune di Arenzano si sono trasformate in un problema che ora l'amministrazioni ha deciso di risolvere regalando esemplari a enti e associazioni. I disagi non riguardano tanto la sicurezza, dato che non si registrano numerosi incidenti stradali a causa loro, ma piuttosto per l'igiene e il decoro urbano come denunciato da alcuni abitanti.
Da quando la loro presenza si è attestata nel borgo del ponente ligure, e si parla dei primi del Novecento, questi uccelli si sono moltiplicati anno dopo anno, raggiungendo il record di alcune centinaia. Dal Parco di villa Negrotto Cambiaso si sono spostati nelle altre arre verdi ma hanno esplorando tutto il territorio, in realtà, vicoli, locali e parcheggi compresi. È una scena ormai Comune ad Arenzano rallentare in auto per lasciare la precedenza sulle strisce ai pavoni, che attraversano sulle strisce pedonali.
Il pavone comune è famoso per la sua meravigliosa coda colorata, quando fa la ruota, ma a renderlo particolare è anche il comportamento delle femmine che diventano aggressive e combattono per potersi accoppiare con l’individuo migliore: quello dalla coda più grande e colorata. Questo particolare animale, che in Italia è alloctono, veniva venerato dagli antichi e rappresenta ancora oggi un importante bio indicatore per il cambiamento climatico.
Tra i residenti c'è però chi li considera un disagio o un pericolo e più volte si è rivolto al sindaco per invocare una soluzione. Un incontro con questi maestosi uccelli in orari serali o notturni potrebbe causare degli incidenti, proprio per l'imprevedibilità dell'evento, le loro deiezioni poi possono essere dannose per le carrozzerie delle auto e altri materiali. Non ultimo, il suono tipico dei pavoni, particolarmente stridulo e acuto, disturba i più.
Dopo una prima proposta che prevedeva il trasferimento ai Parchi di Nervi, rigettata però dall'Asl genovese e dall'Ufficio animali di Genova, ora il sindaco di Arenzano, Francesco Silvestrini, prova a regalare i magnifici esemplari: una delibera di giunta approvata all'unanimità prevede infatti la cessione gratuita di una parte di pavoni a enti o associazioni no profit che dovranno attestare la possibilità di mantenimento degli stessi, nel rispetto delle necessarie condizioni di benessere animale. L'operazione non dovrà comportare oneri di gestione a carico dei futuri bilanci comunali e sarà cura dei richiedenti procedere alla cattura e al trasporto nelle modalità previste dalla legge.