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Barack Obama è la voce narrante della nuova docu-serie “I parchi nazionali più belli del mondo” che arriva in streaming su Netflix il 13 aprile.
«Un pesce che cammina, ippopotami surfisti che vogliono cavalcare le onde, specie introvabili altrove sulla terra. Ovunque nel mondo, più un parco nazionale è isolato, più insolite saranno le sue creature e più straordinari i loro comportamenti. Celebrate con me i più bei parchi nazionali e naturali del Pianeta». È con queste parole che l'ex Presidente degli Stati Uniti invita tutti gli appassionati della natura a fare un meraviglioso viaggio insieme a lui per scoprire queste aree protette e le vite selvagge delle specie che le abitano.
Dalle acque della Baia di Monterey in California, alla terra rossa dello Tsavo National Park in Kenya, dalle lussureggianti foreste pluviali del parco indonesiano di Gunung Leuser alle vette della Patagonia, in 5 episodi Obama svela tutti i segreti dei più iconici parchi naturali del nostro pianeta.
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Il produttore, James Honeyborne, è lo stesso del bellissimo “The Blue Planet II” uscito sulla Bbc nel 2017 a quasi un decennio dopo il successo del primo Blue Planet. In questo documentario, guidati dal naturalista britannico Sir David Attenborough, ci si immergeva nelle acque profonde degli oceani alla scoperta dei misteri e delle incredibili creature nascoste nelle sue profondità oscure. E non solo: perché l’intento di quel lavoro impegnativo, durato 4 anni, con più di 125 spedizioni in 39 paesi che hanno prodotto 6.000 ore di riprese subacquee, era anche quello di mostrare l'influenza devastante dell'uomo sugli oceani del mondo, attraverso l'inquinamento e i cambiamenti climatici.
“I parchi nazionali più belli del mondo” fa parte di un accordo che gli Obama hanno sottoscritto con Netflix e il documentario è prodotto in collaborazione dal canale streaming con lo stesso ex presidente.
La lotta contro il riscaldamento globale è stata una delle priorità della presidenza Obama e anche una delle più difficili da affrontare, a causa della forte opposizione dei repubblicani al Congresso. Eppure, nonostante questo, è comunque riuscito a far passare norme per ridurre le emissioni di gas serra di automobili, camion e centrali elettriche. Norme che sono state poi smantellate una per una dal suo successore Donald Trump.
Ma non solo, perché era proprio l’ex presidente a rappresentare gli Stati Uniti alla Cop21 di Parigi, conclusa con la firma del trattato che impegna la comunità internazionale a mantenere l’aumento delle temperature globali «ben al di sotto dei 2 gradi centigradi» rispetto ai livelli preindustriali, facendo tutto il possibile per restare entro gli 1,5 gradi.
“I parchi nazionali più belli del mondo” si inserisce perfettamente in questo percorso che per Obama non è ancora affatto terminato. Nel trailer, infatti, Obama descrive i nostri grandi parchi nazionali come un «viaggio attraverso le meraviglie naturali che sono nostre da tutta la vita per diritto di nascita».
Meraviglie che, però, sono costantemente sotto attacco, colpite dai disastri causati dall'uomo che hanno accelerato la crisi climatica globale e portato molte specie sull'orlo dell'estinzione. Per questo la docu-serie è anche un invito all’azione: questo spettacolo della natura merita di essere preservato e uno dei modi migliori per farlo, è mostrare al pubblico il suo aspetto quando ha la possibilità di prosperare e non di sprofondare.
