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25 Dicembre 2023
10:05

I panda usano gli alberi come noi usiamo i social network

Per molto tempo gli scienziati hanno creduto che i panda fossero animali solitari e che raramente interagissero con i loro simili. Ora un nuovo studio dimostra quanto questa convinzione sia sbagliata.

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Per moltissimo tempo gli scienziati hanno creduto che i panda fossero animali solitari e che raramente interagissero con i propri simili. Anche l'ecologia e il comportamento della specie, d'altronde, portava a credere questo ma un nuovo studio pubblicato sulla rivista specializzata Ursus ha appena dimostrato come questa convinzione sia sbagliata: nei luoghi in cui è possibile trovare i panda ben distribuiti tra le foreste di bambù per quanto sembrino solitari questi animali sono invece in continuo contatto tra di loro.

Seguendo infatti un gruppo di panda all'interno delle foreste di bambù cinesi, Thomas Connor, che ha svolto questo lavoro per il suo dottorato di ricerca alla Michigan State University, ha scoperto che la maggior parte degli individui segue a distanza gli altri panda presenti nei territori vicini, comunicando con loro attraverso l'urina, le cere prodotte dalle ghiandole odorifere anali e le marcature olfattive.

«Una volta che hai prestato attenzione, puoi vedere sui diversi sentieri e sui tronchi degli alberi una sostanza cerosa o delle macchie d'urina – ha spiegato Connor – E i panda usano gli alberi come fossero social media. Come Facebook, questo sistema di comunicazione è asincrono, il ché significa che non devi essere nello stesso posto nello stesso momento. Permette però di trasmettere tante informazioni a molti individui. Un panda che segna un albero con la propria urina non è poi così diverso da un utente che scrive un post su Facebook».

I ricercatori non avevano apposto una telecamera per ciascun albero o per ciascun panda del gruppo, quindi si sono dovuti ingegnare per approfondire la questione. Guidati da Connor e Ken Frank, professore di sociometria della MSU Foundation ed esperto di social network, hanno così cominciato a campionare le tracce di urina e le feci così da riconoscere tramite sequenziamento genico tutti i panda che usavano la marcatura olfattiva per comunicare.

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Un panda gigante nella riserva naturale cinese di Wolong strofina le ghiandole odorifere contro un albero utilizzato dagli animali per lasciare messaggi sul loro stato. Credito: Jindong Zhang. Foto presente nello studio

Non è stato un lavoro semplice, chiariscono i ricercatori, ma alla fine ha funzionato. Le informazioni così ottenute hanno permesso agli scienziati di identificare i panda che si avvicinavano a determinati alberi e hanno chiarito anche le varie parentele. Fatto ciò hanno cominciato a combinare i dati per individuare gli individui che comunicavano più spesso, gli alberi più battuti e delineare così l'intera rete sociale.

Cosa nascondono però i messaggi odoriferi dei panda? Quale informazione si scambiano fra di loro? Ad un certo punto, sapendo quali erano gli alberi più visitati, Connor e Frank hanno deciso di usare delle telecamere e di utilizzare i metodi impiegati nei social network per estrapolare informazioni. Questo ha consentito di capire cosa volevano comunicare i panda, seppur esiste ancora un grande dibattito su come assimilino le informazioni. «Molto probabilmente, analizzando anche il periodo in cui sono avvenuti il maggior numero di messaggi, i panda attraverso la marcatura comunicano il loro stato di salute, il loro sesso, la predisposizione ad accoppiarsi, l'eventuale presenza di cibo nella regione e la volontà di riavvicinarsi alla famiglia di origine», ha chiarito Connor.

Nelle stagioni in cui non si accoppiano, i panda sembrano infatti stare principalmente con altri membri della famiglia e quindi – come avviene durante le feste natalizie per gli esseri umani – gli individui si radunano, dandosi appuntamento nel luogo e nel tempo stabilito. Scegliere infatti di allontanarsi dalla famiglia di origine prima della stagione degli amori, sotolineano i ricercatori, per poi decidere di radunarsi una volta conclusa permette a questi animali di non incrociarsi tra loro, evenienza che comporta un maggior rischio dal punto di vista genico e riproduttivo per la specie.

Per quanto isolati, i panda si sono dimostrati quindi molto più socievoli. Secondo Ken Frank, il loro modo di vivere insieme ricorda molto il comportamento dei liceali, che si radunano intorno a gruppi molto fluidi. «Le scoperte di questo studio gettano però anche nuova luce su come i panda utilizzano il loro habitat –  ha affermato Jianguo "Jack" Liu, autore senior dell'articolo e uno dei tanti scienziati cinesi che hanno collaborato al progetto di ricerca internazionale di Connor. – Tutto ciò che possiamo imparare su come vivono e di cosa hanno bisogno può aiutare a definire buone politiche di conservazione e forse ci permette di comprendere un po’ di più anche noi stessi e il nostro comportamento».

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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