Per la maggior parte di noi identificare il numero centrale in una sequenza potrà sembrare un compito piuttosto banale. Se immaginiamo, per esempio, di contare da 1 a 9 è abbastanza scontato individuare nel numero 5 il centro della sequenza. Tuttavia, per la maggior parte degli altri animali, che hanno un senso numerico diverso dal nostro, non è affatto un compito semplice. E invece anche i macachi rhesus ci riescono, come dimostra un nuovo studio condotto dall'Università degli Studi di Padova e dall'Università della Pennsylvania che è stato pubblicato su Biology Letters.
Nell'essere umano la rappresentazione dei numeri avviene solitamente attraverso l'uso di simboli, come i numeri arabi. Negli animali, invece, saper contare è quasi sempre una questione non simbolica, ma di quantità. Questo tipo di rappresentazione non simbolica è chiamata senso del numero ed è già stata dimostrata in tantissime specie animali. Negli ultimi decenni sono state infatti scoperti e studiati molti aspetti relativi alla comprensione numerica degli animali, come per esempio la capacità di svolgere operazioni aritmetiche semplici, di stimare proporzioni o di distinguere tra quantità maggiori e minori, come è stato dimostrato di recente anche nei pesci arciere. Tuttavia, la capacità degli altri animali di individuare il centro in una sequenza numerica non era mai stata studiata prima.
Per indagare questo aspetto i ricercatori hanno addestrato due macachi rhesus (Macaca mulatta) a giocare a un videogame collegato a un dispositivo che distribuiva un premio a ogni risposta corretta. Per completare il gioco le scimmie dovevano identificare il cerchietto centrale in una serie di tre, selezionandolo su un touchscreen. Una volta superato con agilità il livello easy gli studiosi hanno aumentato la difficoltà, mettendo gli animali di fronte a serie composte da numeri sempre più grandi: 5, 7 o 9 cerchietti. Ma anche in questo caso i macachi sceglievano sempre il cerchietto giusto, quello centrale, qualunque fosse la serie numerica.
Tuttavia, questi risultati non erano sufficienti per dimostrare che i macachi individuassero proprio il centro numerico. Le scimmie avrebbero infatti potuto calcolare la distanza tra il primo e l'ultimo cerchietto, scegliendo quindi di conseguenza il centro spaziale e non quello numerico. Per togliere ogni dubbio i ricercatori hanno mostrato agli animali delle nuove sequenze, questa volta non con i cerchietti tutti equidistanti tra loro, ma con alcuni più ravvicinati e ammassati da un lato a formare una sequenza asimmetrica. In questo modo il centro spaziale della sequenza non coincideva più con quello numerico. Anche in questo caso i macachi hanno però fatto centro, scegliendo il cerchietto che si trovava proprio in mezzo della sequenza numerica e non quello che si trovava al centro di un'ipotetica linea.
I risultati di questo studio dimostrano che c'è ancora molto da fare per comprendere il senso del numero negli animali. Anche se privi di linguaggio simbolico e verbale molte specie animali sono comunque in grado di eseguire complesse operazioni numeriche, capacità a lungo considerata esclusiva umana. I ricercatori continueranno ad approfondire e studieranno ora lo stesso fenomeno in altre specie animali per individuare le aree cerebrali coinvolte in queste operazioni. Questi studi sulla rappresentazione delle numerosità potrebbero essere molto importanti anche per comprendere in futuro le basi biologiche delle difficoltà di apprendimento dei numeri nei bambini.