Gli squash bugs (Anasa tristis) sono un famoso parassita agricolo, come molte altre specie di cimici. Per sopravvivere necessitano di assumere un batterio chiamato Caballeronia, che raccolgono quando sono ancora piccole ninfe appena uscite dalle uova, tuffandosi a capofitto nella cacca degli adulti. In altre parole, i piccoli di questi insetti mangiano la cacca degli adulti. Lo svela una ricerca statunitense pubblicata su Current Biology.
«Se le ninfe [piccoli d'insetti n.d.r.] non trovano il microbo, muoiono», ha spiegato il biologo evoluzionista ed ecologo comportamentale Scott Villa del Davidson College nel North Carolina. «Il batterio Caballeronia non è abbondante nell'ambiente. Quindi, per assicurare la sopravvivenza della prole, le femmine defecano sulle loro uova, lasciando così i batteri essenziali a portata dei loro piccoli, in modo che possano assorbirli. Molti altri insetti hanno un comportamento simile».
Inizialmente, non era chiaro come le ninfe degli squash bugs acquisissero questi batteri simbionti, ma «capire come interrompere la catena di approvvigionamento batterica sarebbe molto utile per controllare la popolazione del parassita», ha aggiunto Villa.
Gli squash bugs, infatti, parassitano le piante appartenenti alla famiglia delle Cucurbitacee, come zucca e zucchine, causando ingenti danni alle coltivazioni.
La scoperta è arrivata per caso, quando Villa e colleghi hanno catturato le immagini di uno squash bug adulto che defecava, mentre lavoravano a uno studio diverso, e hanno notato che le piccole ninfe accorrevano alle feci per nutrirsene. Allora il team ha voluto fare un esperimento, dando alle ninfe la possibilità di scegliere tra un boccone di soluzione salina o la cacca addizionata di batteri degli adulti. Il risultato non lasciava dubbi: gli insetti sono stati fortemente attratti dalle feci e, su 229 eventi registrati, tutti hanno scelto gli escrementi, tranne tre.
Gli scienziati hanno messo in atto altri test e hanno visto che le ninfe preferivano in ogni caso la cacca, anche priva di batteri, oppure i batteri estratti dalle feci, rispetto alla soluzione salina. Questa attrazione potrebbe essere specie-specifica, infatti la percentuale di successo nel raccogliere i batteri di Caballeronia dalle feci appartenenti ad un’altra specie affine di squash bugs (in questo caso A. andresii) si è rivelata nettamente inferiore.
«Il motivo per cui la Caballeronia è così importante per la sopravvivenza di questi insetti non è chiaro», afferma il coautore Jason Chen, ecologista microbico ed entomologo presso la Emory University di Atlanta, «ma i batteri probabilmente aiutano a garantire che gli insetti ricevano i nutrienti di cui hanno bisogno dalla loro dieta».
Questo bizzarro studio è la prova di come le scoperte scientifiche – persino quelle con una rilevanza economica – possano essere fatte per caso. Anche osservare il microcosmo degli insetti nel nostro giardino potrebbe portarci a scoperte sorprendenti.