Nei prossimi cinque anni, 50 ghepardi partiranno dalla Namibia e percorreranno quasi 9 mila chilometri in aereo per raggiungere la loro nuova casa, in India, tornando ad abitare dove si erano completamente estinti nel 1952.
È la prima volta che un grande carnivoro viene trasferito da un continente a un altro per motivi di conservazione della specie e, se tutto procederà come previsto, a novembre dovrebbero arrivare i primi otto: cinque maschi e tre femmine.
Secondo l’accordo, come riferisce la stampa indiana, firmato a Nuova Delhi dal ministro dell’ambiente indiano Bhupender Yadav e dal vicepremier namibiano Netumbo Nandi-Ndaitwah, i felini che arriveranno il mese prossimo per la riproduzione in cattività abiteranno il parco nazionale di Kuno nel Madhya Pradesh: uno spazio di 730 chilometri quadrati ricoperto di prati e boschi che ospita prede come antilopi e cinghiali. Inoltre nel paese asiatico è stato identificato anche un altro habitat promettente, che sarebbe la riserva di tigri nelle colline di Mukundara, nel Rajasthan.
È dagli Anni 50 che l’India si sta impegnando per cercare di reintrodurre il ghepardo. Ma i tentativi, come quello negli Anni 70, di importarne alcuni dall’Iran, che allora ne aveva circa 300, sono stati fallimentari.
Sebbene reintrodurre un animale comporti sempre dei rischi, esistono diversi casi di successo e i ghepardi sono animali altamente adattabili anche se molto delicati. Per esempio, nel 2017 quattro ghepardi furono reintrodotti in Malawi, dove il felino si era estinto alla fine degli Anni 80, e ora ce ne sono 24.
Classificato come “vulnerabile” dall’Iucn, l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, con il suo manto maculato di nero, il ghepardo corre attraverso le praterie, a una velocità fino a 112 chilometri l'ora per catturare la sue prede. Oggi la stragrande maggioranza dei 7 mila esemplari in vita nel mondo si trova soprattutto in Sudafrica, Namibia e Botswana.
Come ha raccontato la Bbc, fu proprio in India, durante il regno dell’imperatore Mughal Jahangir, che venne allevato il primo ghepardo al mondo in cattività e l’imperatore precedente, Akbar, in un censimento avvenuto durante il suo regno, 1556 al 1605, ne registrò 10mila.
E tra il 1799 e il 1968 ce n’erano almeno 230 in natura. Ma purtroppo, a causa della caccia, della diminuzione del suo habitat e della scarsità di prede, il ghepardo è l'unico grande mammifero che si è estinto dopo l'indipendenza dell’India.
Questa importante impresa, come hanno spiegato gli ambientalisti durante la firma sull'accordo, non deve essere vista semplicemente come la reintroduzione di una specie, per quanto carismatica possa essere, ma anche come uno sforzo per gestire e ripristinare al meglio alcuni degli ecosistemi più preziosi ma più trascurati, così come le specie che dipendono da essi.