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6 Ottobre 2024
18:00

I gechi hanno un “sesto senso” segreto: risiede nel loro orecchio ed è rimasto sconosciuto finora

I gechi possiedono un "sesto senso": percepiscono le vibrazioni a bassa frequenza attraverso il sacculo, una parte dell'orecchio interno che si pensava fosse coinvolta solo nel mantenimento dell'equilibrio.

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I biologi dell'Università del Maryland hanno appena scoperto un'insospettabile super-potere nei gechi che sta rivoluzionando la nostra comprensione dell'udito negli animali. In un nuovo studio pubblicato su Current Biology, i ricercatori hanno svelato che i gechi utilizzano una parte dell'orecchio interno, il sacculo, per percepire le vibrazioni a bassa frequenza, un "sesto senso" che fino a oggi era sfuggito a tutti.

Il sacculo è una parte dell'orecchio interno che nei vertebrati aiuta a mantenere l'equilibrio, tuttavia a quanto pare permette ai gechi di captare anche le vibrazioni che si propagano attraverso per esempio attraverso il suolo o l'acqua. Questo meccanismo di percezione, scoperto per la prima volta in assoluto per quanto riguarda i rettili, potrebbe quindi essere presente anche in altre specie, mettendo in discussione ciò che sappiamo sull'evoluzione dei sistemi sensoriali.

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Immagine da Han & Carr., 2024

«La maggior parte degli animali sente suoni trasmessi nell'aria, ma questo antico percorso sensoriale, legato all'equilibrio, consente ai gechi di rilevare vibrazioni terrestri», ha spiegato Catherine Carr, co-autrice dello studio. «Questa capacità è presente negli anfibi e nei pesci, e ora che lo abbiamo trovato nei gechi dimostra come l’udito si sia evoluto direttamente dai pesci agli animali terrestri, inclusi gli esseri umani».

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I gechi, tramite il sacculo, riescono a percepire vibrazioni tra i 50 e i 200 Hz, al di sotto delle frequenze che normalmente riescono a sentire con l'udito. Ciò indica che il sacculo svolge una funzione distinta e in un certo senso complementare all'udito tradizionale. Questa scoperta potrebbe fornire anche nuove informazioni su come comunicano altri rettili, come serpenti e lucertole, in precedenza ritenuti in un certo senso "sordi" o incapaci di vocalizzare.

La scoperta di questo "sesto senso" nei gechi apre quindi nuove prospettive sulla percezione animale e in particolare nei rettili. Questi risultati offrono una finestra unica e nuova sull'evoluzione dei sensi nei vertebrati e potrebbero anche portare a nuove ricerche sull'udito umano, suggerendo che i legami tra equilibrio e udito siano molto più profondi e stretti di quanto si pensasse fino a oggi.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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