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I gatti non hanno nel loro codice genetico il progetto di rimanere legati al gruppo familiare, né le femmine né i maschi. Il ruolo della mamma è fondamentale nella formazione del gattino, dopodiché, però, sia i figli che la madre vivono l'esigenza di separarsi. Quindi il legame affettivo è funzionale a rendere la mamma un punto di riferimento per i piccoli solo in virtù del suo ruolo di tutoraggio.
Ecco perché ci sono madri che scacciano attivamente i loro piccoli quando raggiungono i 2-3 mesi. Altre sono più chiocce ma dipende più che altro dalla disponibilità di risorse: se sono abbondanti, la mamma può permettersi di tenere con sé i piccoli più a lungo.
Il legame tra i gatti e la loro mamma
Il legame tra i gatti e la loro mamma è fondamentale durante il processo di socializzazione. I cuccioli guardano alla madre come al primo modello comportamentale e apprendono dalle sue interazioni con gli esseri umani. Se la mamma è socievole, i piccoli tendono ad essere più aperti e amichevoli con le persone.
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L'interazione precoce con gli umani, come accarezzare e massaggiare i gattini fin da cuccioli, contribuisce a consolidare questa predisposizione. Tuttavia, se la madre è elusiva, guadagnare la fiducia dei cuccioli richiederà pazienza e dedizione. Costruire un legame solido con la loro mamma influenzerà il comportamento sociale dei gatti nel corso della vita.
Il distacco dei gattini dalla loro mamma
Il distacco dei gattini dalla loro mamma è un processo naturale e graduale che avviene intorno alle 8-12 settimane di età. Durante questo periodo, i cuccioli diventano sempre più indipendenti e la madre inizia a insegnare loro abilità di caccia e sopravvivenza. Gradualmente, i gattini iniziano a esplorare il mondo circostante e a ridurre la dipendenza dalla mamma per il cibo e la cura.
Il legame affettivo con la madre continua, ma il distacco consente ai cuccioli di sviluppare autonomia e socializzazione con altri animali e persone. Un'adeguata separazione assicura un sano sviluppo dei gattini nell'età adulta.
Come capire se al gatto manca la mamma?
Il comportamento del gatto può svelare indizi preziosi sulla sua relazione con la mamma. Non bisogna però cadere nella trappola dell'antropomorfizzazione e trasporre il legame madre-neonato a quello di mamma gatto e cucciolo. Si può dire che un gatto orfano o separato troppo presto dalla madre potrebbe essere emotivamente vulnerabile e richiedere un'attenzione extra.
Potrebbe manifestare ansia, miagolando con insistenza (cosa che si può osservare nelle prime ore dal distacco, se è stato precoce), cercando costantemente coccole o aggrappandosi a oggetti morbidi come se cercasse un punto di comfort.
Altri segnali includono un miagolio lamentoso o un comportamento iperattivo. È la scarsa socializzazione che potrebbe renderlo insicuro intorno ad altri animali o esseri umani. Con pazienza, amore e fornendogli ambienti rassicuranti si aiuta il gatto a sentirsi amato e protetto, colmando il vuoto di una separazione precoce e consentendo un sano sviluppo emotivo.
Come aiutare un gatto che sente la mancanza della mamma
Quando un gatto manifesta la mancanza della mamma è essenziale offrire un ambiente empatico e amorevole per aiutarlo a superare questa fase delicata. Creare una routine rassicurante e prevedibile aiuterà il gatto a sentirsi sicuro. Offrire coperte o giocattoli morbidi può soddisfare il bisogno di ritrovare un riparo e dei riferimenti fisici. L'interazione regolare e le coccole, invece, gli permetteranno di stabilire un legame di fiducia con la persona di riferimento.
Inoltre, introdurre gradualmente nuovi animali o persone nella sua vita aiuterà a socializzare il gatto e a farlo sentire parte di una nuova famiglia. Osservare attentamente il comportamento del micio e rispondere alle sue esigenze con pazienza e amore sono la chiave per aiutarlo a superare la mancanza della mamma e svilupparsi in un animale felice e ben adattato.
