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3 Settembre 2024
21:00

I gatti sentono i cani arrivare?

La competizione fra cani e gatti esiste da secoli e ha permesso ai felini di sviluppare dei sensi particolarmente sensibili, con cui avvertono la presenza dei cani anche a distanza.

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I gatti sono fra gli animali domestici più diffusi al mondo, tanto da essere divenuti un vero e proprio problema per numerosi ecosistemi naturali. Vivono all'interno delle nostre case, come anche fra i quartieri delle nostre città e nelle aree rurali, e fra i loro principali avversari ci sono i cani, che competono con loro non solo per il controllo del territorio o per le risorse, ma soprattutto per ottenere l'amore dimostrato nei loro confronti dalla nostra specie.

Da tempo una leggenda afferma che i gatti siano in grado di percepire l'arrivo dei cani dalla distanza, in modo tale da prepararsi ed eventualmente affrontarli (soprattutto in strada). Per quanto questa leggenda possa sembrare una delle classiche storie basate su antichi miti e credenze popolari, essa ha un briciolo di verità legata all'evoluzione di queste specie.

I gatti prevedono l'arrivo dei cani?

Per quanto possa sembrare strano, i gatti prevedono l'arrivo dei cani… o meglio lo percepiscono da molto più lontano di quanto si creda. I felini, infatti, hanno un udito particolarmente sensibile, molto più sviluppato rispetto a quello dei cani e degli stessi esseri umani. Il loro olfatto inoltre è molto potente e possono indirizzare meglio i loro padiglioni auricolare per focalizzare meglio la loro attenzione su un'unica direzione.

In tal modo migliorano il loro già strabiliante udito di oltre il 20%, riuscendo a comprendere suoni che noi umani non riusciamo neanche a percepire. I cani, a loro volta, spesso si muovono in maniera molto rumorosa, un atteggiamento che li rende facilmente identificabili dalle altre specie.

Le ragioni per cui i gatti sono così sensibili ai rumori e all'arrivo degli altri animali sono semplici. Si sono evoluti da alcune specie che cacciavano principalmente con l'agguato, uno stile di caccia che prevede di aggredire la preda solo all'ultimo e di sfruttare l'udito per conoscere meglio l'ambiente circostante. Il cane, invece, essendo erede del lupo, ha un altro stile di caccia, più di movimento, dove sono il lavoro di squadra e l'olfatto a risultare le armi vincenti per la cattura.

La differenza fra questi stili di caccia ha permesso al gatto di divenire molto sensibile ai rumori prodotti dai cani mentre si sono in movimento.

Come fanno a percepire i pericoli

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Come detto, i gatti percepiscono l'arrivo di altri specie tramite il loro sensibile udito, ma c'è di più. I gatti hanno anche una vista straordinaria e riescono a individuare le tracce dei cani sul terreno. Essendo estremamente intelligenti, quando i gatti studiano queste tracce capiscono che un altro predatore (più forte) si trova nei paraggi ed entrano per questa ragione in uno stato di pre allerta.

Gli odori, infine, consentono ai gatti di determinare quali altri animali sono passati all'interno del loro territorio. I cani, infatti, hanno l'abitudine di marcare i loro terreni di caccia o i loro ambienti domestici con l'urina e i gatti possono sfruttare questo comportamento per capire da dove conviene passare, per limitare al minimo il rischio d'eventuali incontri sgraditi.

Anche i ciuffi di pelo abbandonati dai nostri amati cani presentano inoltre la firma chimica dei loro ex proprietari e possono essere utilizzati dai gatti per determinare la presenza di cani nelle vicinanze.

Come reagiscono i gatti all'arrivo di un cane

I gatti possono reagire in diverse maniere quando si trovano di fronte a un cane. Se sono stati abituati alla loro presenza, possono guardarli in maniera guardinga o minacciarli platealmente con dei miagolii molto acuti. Tal volta, per proteggere un bottino, possono anche attaccare preventivamente i cani per stupirli e stordirli. Ciò può anche avvenire quando i gatti stanno cercando di trovare una via di fuga, sfruttando la sorpresa dell'avversario per scappare via.

Se i gatti convivono però da tempo con i cani, come avviene in diversi contesti domestici, essi possono anche ignorarli o tutt'al più alzare la coda o lo sguardo quando se li trovano davanti. In caso di minaccia, possono ovviamente difendersi con le unghie e con i denti, ma in genere la convivenza fra queste due specie è pacifica e in caso di qualche disturbo esistono degli addestratori specifici che insegnano a questi animali di appianare le loro divergenze.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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