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3 Settembre 2024
11:15

I gatti possono mangiare pesce crudo?

Dare pesce crudo ai gatti è sconsigliato perché potrebbero contrarre parassiti pericolosi, come l’Anisakis. Il pesce è però un ottimo alimento, ricco di Omega-3, per somministrarlo quindi è fondamentale prestare attenzione alla preparazione e alla conservazione.

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È meglio non dare pesce crudo ai gatti per evitare che contraggano parassiti dannosi per la loro salute, come l’Anisakis, molto comune nei pesci dei nostri mari, e capace di causare gravi problemi di salute. Questo però non significa demonizzare il pesce, anzi è un ottimo alimento per i gatti, ricco di proteine e acidi grassi essenziali come gli Omega-3, che favoriscono le difese immunitarie e danno benefici come un pelo sano e lucente.

Per somministrarlo però è fondamentale prestare attenzione alla preparazione e conservazione. Per evitare intossicazioni e altri problemi di salute, il pesce crudo dovrebbe essere congelato per almeno quattro giorni prima di essere dato al gatto.

Questo accorgimento aiuta a eliminare l’Anisakis e altri parassiti. Simili precauzioni sono consigliate anche per il salmone, un pesce particolarmente apprezzato dai gatti per il suo alto contenuto di grassi. Tuttavia, il rischio di contaminazione da batteri come Salmonella ed Escherichia coli persiste, rendendo la cottura un'opzione più sicura.

Pesce crudo ai gatti: sì o no?

Dare pesce crudo ai gatti è una scelta generalmente sconsigliata, principalmente per il rischio di trasmissione di parassiti pericolosi. L‘Anisakis, ad esempio, è molto comune nei pesci crudi e può infestare i gatti causando gravi disturbi gastrointestinali. Tuttavia, alcune persone che scelgono di nutrire i loro gatti con la dieta BARF (Biologically Appropriate Raw Food), un regime alimentare che si basa proprio su cibi crudi di origine animale, potrebbero dover adottare alcuni accorgimenti specifici.

Questa dieta, se seguita correttamente, può essere molto benefica per i gatti, in quanto carnivori stretti che richiedono una dieta ricca di proteine animali. Chi opta per la BARF deve seguire alcune precauzioni per minimizzare i rischi, come congelare il pesce per almeno quattro giorni a una temperatura inferiore ai -20 gradi per uccidere parassiti e batteri, oppure scegliere fonti di pesce già trattate e sicure per il consumo animale.

Quali tipi di pesce possono mangiare i gatti?

I gatti, essendo carnivori stretti, possono consumare quasi tutti i tipi di carne, compreso il pesce, che rappresenta una fonte eccellente di proteine e altri nutrienti essenziali. Alcuni dei pesci preferiti dai gatti includono le alici o le sarde, fresche o essiccate. Il sapore deciso del pesce azzurro sembra stimolare particolarmente le papille gustative dei gatti, rendendolo un'opzione ideale anche per i più esigenti.

Un altro pesce molto amato dai gatti è il salmone, che grazie al suo alto contenuto di grassi è estremamente appetitoso. Anche il tonno in scatola è molto apprezzato, ma deve essere offerto con parsimonia. Pur essendo ricco di acidi grassi Omega-3, è anche uno dei cibi più ricchi di istamina, che può provocare reazioni allergiche nei gatti, e di metalli pesanti, che possono accumularsi nel loro organismo. Pertanto, il tonno dovrebbe essere somministrato non più di 2-3 volte al mese.

I cibi che il gatto non dovrebbe mangiare crudi

Non tutti i cibi crudi sono sicuri per i gatti. Ad esempio, il maiale e il cinghiale crudi rappresentano un grave rischio per la salute dei felini, poiché possono trasmettere la pseudorabbia o Malattia di Aujeszki, una patologia con una mortalità del 100%. Provoca sintomi neurologici gravi e non esiste una cura. Pertanto, è assolutamente indispensabile che il maiale e il cinghiale siano sempre ben cotti prima di essere somministrati ai gatti.

Altri cibi crudi che i gatti dovrebbero evitare includono carne di pollo e uova crude, a causa del rischio di infezione da Salmonella, e ovviamente il pesce crudo non adeguatamente trattato. In generale, è sempre consigliabile consultare il veterinario prima di introdurre nuovi alimenti nella dieta del proprio gatto, specialmente se crudi, per garantire la loro sicurezza e salute.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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