I gatti sono davvero in grado di riconoscere le persone cattive? L'idea che il cane sia in grado di percepire le cattive intenzioni o il malanimo delle persone è piuttosto antica e diffusa, mentre dei gatti spesso si dice che riescano a capire se una persona li ama o meno (quindi la prospettiva è più individuale).
Ma cosa c'è di vero in queste credenze? Intanto bisognerebbe intendersi su cosa significhi “persone cattive". Ladri penetrati in casa con l’idea di rubare? Potenziali aggressori? O forse persone animate da ambiguità, da zone d’ombra?
Una cosa è certa: può accadere che i gatti aggrediscano in modo apparentemente inspiegabile persone che sono entrate in casa oppure estranei (animali o umani) che non hanno mai incontrato prima, in esterno. E questo potrebbe far pensare che abbiano percepito della malignità a cui hanno dato una risposta molto forte, qualcuno addirittura la considera difensiva.
Aggrediscono chi temono
Tuttavia, quando poi si analizza la situazione, emerge spesso che il gatto ha reagito a qualcosa di molto specifico che lui ha percepito come minaccioso: potrebbe essere l'aspetto della persona, il tono della sua voce, un indumento inconsueto oppure il fatto che si sia interposta, anche non volendo, tra il gatto e qualcosa di terrorizzante ma potrebbe essere anche rumore allarmante.
Ricordo di un video che circolava anni fa in cui si vedeva un gatto aggredire “dal nulla” una baby sitter rimasta sola con un bambino: in rete si sprecavano i commenti riguardo al fatto che, evidentemente, il gatto stesse difendendo il piccolo dalla presenza della ragazza che, evidentemente, doveva essere inaffidabile, visto che il gatto aveva reagito così. In realtà, all’inizio di quello stesso video si vedeva chiaramente che la reazione del micio era causata da un rumore provocato accidentalmente e la povera baby sitter che, anzi, era intervenuta tempestivamente per proteggere il bambino, non c’entrava affatto.
Aggrediscono chi lo invade
A volte le reazioni negative sono successive ai tentativi di toccare o accarezzare il gatto, dando per scontata la sua disponibilità e la zampata o il soffio diventano un modo per fissare delle distanze di rispetto.
Fugge da chi o cosa non conosce
Altre volte, all'esatto opposto, il gatto mostra reazioni di paura estrema verso certe persone che cercano di approcciarlo. Anche qui l'interpretazione che se ne potrebbe dare è che il micio abbia individuato la potenziale pericolosità del suo interlocutore.
E tuttavia, anche in questo caso, ci sono alternative più plausibili per spiegare questo tipo di reazioni: più che aver percepito la cattiveria, il gatto potrebbe semplicemente essere schivo, poco avvezzo al contatto con gli estranei o, come già detto, aver individuato degli elementi nell'aspetto, nella voce, nel modo di muoversi della persona che lo hanno indotto all'allarme e, quindi, alla fuga.
Nessun gatto è un oracolo
In conclusione, i gatti sono animali sicuramente sensibili rispetto a tutto l’ambiente che li circonda, sia sociale che fisico ed utilizzano dei parametri che l’evoluzione e l’esperienza hanno fornito loro per decifrare situazioni, incontri, accadimenti. Hanno anche una indubbia capacità di cogliere il clima emotivo in cui sono immersi ma questo non dovrebbe spingerci a pensarli come degli oracoli viventi. Spesso le risposte sono molto più concrete di quanto si immagini e si legano alle loro prospettive sul mondo, prima ancora che sulle nostre.