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31 Gennaio 2023
16:03

I gatti del Castello Sforzesco hanno bisogno di cibo. La volontaria: «Serve supporto»

È la più famosa colonia felina di Milano, conta una settantina di gatti tutti sterilizzati e regolarmente censiti che, seppur autonomi, hanno bisogno del supporto degli umani. Le volontarie che si prendono cura di loro hanno lanciato un appello.

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Tra tutti i gatti che vivono a Milano, un posto speciale lo hanno loro: i piccoli abitanti del Castello Sforzesco. Girando tra i fossati e le mura d’ingresso del grande complesso fortificato milanese, infatti, si può incrociare un mondo felino che scorrazza all'aperto quando fa caldo e si rifugia nei milioni di cunicoli, quando invece arriva freddo.

È la più famosa colonia felina di Milano, conta una settantina di gatti tutti sterilizzati e regolarmente censiti che, per quanto però possano essere autonomi e poco propensi a farsi dire come vivere, anche loro ormai hanno bisogno del supporto degli umani. Ed è per questo che le volontarie che si prendono cura di loro lanciano un appello proprio a quest’ultimi.

Purtroppo, infatti, non arrivano più tante donazioni e il cibo per i mici scarseggia: «Ci occupiamo dei gatti del Castello da anni ma anche di molti altri nella zona – racconta a Kodami Annalisa che insieme a Patrizia si occupa della raccolta e della distribuzione del cibo alle colonie nella parte Nord di Milano – Di solito tra le donazioni e quello che compriamo noi e tutte le volontarie ce la caviamo, bene o male si va avanti. Ma dopo Natale, però, c’è stato un drastico calo purtroppo».

Ma i gatti da sfamare sono tanti: «E sì, perché ci sono quelli del Castello che sono 70, ma anche quelli delle altre colonie intorno: quindi i 20 del Cimitero Monumentale, i 5 della Fabbrica del Vapore e, addirittura le tre colonie di Villapizzone. Io poi, però, aiuto anche le colonie di Vimodrone e Quartoggiaro, insomma, i numeri non mentono».

Annalisa con la sua collega Patrizia raccolgono il cibo e lo distribuiscono, ma cercano di recuperare anche fondi per le spese veterinarie e per le sterilizzazioni. In più, salvano quelli che Annalisa chiama “i gatti di nessuno”: «È pazzesco quanti sono. Adesso stiamo recuperando i gatti che vivono in continuo pericolo negli autogrill. Poi a seconda, se vediamo che possono adattarsi in casa cerchiamo di farli adottare, altrimenti li lasciamo liberi, ma in posti sicuri».

Sulla loro pagina Facebook “Love – Colonia Cimitero Monumentale Milano e Castello Sforzesco”, nata per il Monumentale, ma diventata punto di riferimento ormai per tutte le colonie, scrivono tutto mettendo al corrente le persone di quello che viene fatto.

L’avventura nasce qualche anno fa, quando Annalisa viene portata da un’amica alla colonia felina del Cimitero Monumentale: «Sono diventata una vera e propria “gattara” e sono rimasta lì per circa otto anni, poi è nato mio figlio e per quanto continuassi ad andarci regolarmente, diventava sempre più complicato. Inoltre, vedevo che il cibo che arrivava in quella colonia era davvero molto, mentre al Castello i mici quasi morivano di fame. Quindi ho iniziato a dividerlo e da lì ho cominciato a farlo anche con le altre colonie e adesso riusciamo ad aiutarne davvero tante».

Perché tante sono le colonie a Milano, 500 in tutto: «Per quanto i gatti siano accuditi da volontari ben organizzati che li assistono instancabilmente e protetti da normative nazionali, regionali e comunali, sono numerosissime. Solo nella mia zona, Villapizzone, quindi vicino a casa, ce ne saranno almeno una decina. Il Comune fa quello che può, ma ciò che fornisce è insufficiente per soddisfare tutte. Ma qualcuno deve pensarci no? Come si fa a non occuparsene. Le gattare sono affezionatissime ai loro mici, in una c’è la Rosy che ha ben 96 anni, ma nonostante questo che ci sia sole, pioggia o freddo, lei ogni giorno è là, non ne manca uno. Ma poi, insomma, diciamo la verità, non c’è un gatto che non valga la pena salvare, da marzo a luglio è un continuo di arrivi, dai 5 agli 8 a settimana, però come fai a dire di no. Insomma, mettiamo il cuore per tutti quelli che entrano nella nostra vita».

E i risultati lo mostrano ampiamente: Annalisa e Patrizia hanno un range di circa 200 gatti adottati l’anno. «La gioia più grande è soprattutto quando riusciamo a far adottare gatti con storie difficili o poco in salute e spesso succede. Detto questo, rimane che i mici del Castello, devo ammetterlo, sono una spina nel fianco, è davvero difficile stargli dietro. Noi non molliamo, però abbiamo davvero bisogno dell'aiuto di tutti».

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Simona Sirianni
Giornalista
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