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26 Ottobre 2022
10:37

I gatti ci ascoltano, riconoscono la nostra voce e sanno se stiamo parlando con loro o no

Secondo uno studio dell'Université Paris Nanterre, il gatto riconosce la voce del suo umano e capisce anche se quando parla si sta rivolgendo a loro oppure a un'altra persona.

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I gatti sono i re incontrastati di Internet e si sono guadagnati quest'aurea quasi divina anche per quell'atteggiamento a tratti indifferente e un po' menefreghista che li ha elevati a forma di vita superiore a qualsiasi altra, persino al loro umano di riferimento. «Il gatto non ti ascolta!», «Non crea legami!» si sente spesso dire, ma è davvero così?

Secondo un nuovo studio appena pubblicato su Animal Cognition, i gatti sono perfettamente in grado di riconoscere la voce del loro pet mate e capiscono anche se ci stiamo rivolgendo a loro oppure no quando parliamo. La nuova ricerca condotta dai ricercatori dell'Université Paris Nanterre, si aggiunge al sempre più crescente numero di prove che dimostrano che anche i gatti possono formare legami forti, anche affettuosi, con gli umani.

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I ricercatori hanno studiato il comportamento di 16 gatti, analizzando le loro reazioni alle voci umane preregistrate, dimostrando che cambiano in base a ciò che ascoltano. I felini capiscono perfettamente quando il loro umano gli sta parlando e distinguono se una frase è diretta a loro a qualcun altro. Per scoprirlo, gli autori hanno sottoposto i gatti a tre specifiche condizioni: voce di estraneo che cambia e diventa quella dell'umano di riferimento; voce del pet mate diretta al felino e poi rivolta a un'altra persona; voce di uno sconosciuto rivolta prima al gatto e poi no.

Nella prima condizione, 10 gatti su 16 hanno mostrato una certa indifferenza quando hanno ascoltato la voce di uno sconosciuto che li chiamava per nome. Quando poi hanno sentito la voce del loro umano, l'intensità delle loro attività è aumentata in modo significativo. I felini hanno mostrato comportamenti come rivolgere le orecchie verso gli altoparlanti, muoversi di più per la stanza e dilatare le pupille appena hanno sentito la voce dei loro pet mate.

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Gli autori suggeriscono che l'improvviso cambio del comportamento e l'aumento delle attività, indica chiaramente che i gatti sanno discriminare la voce del loro umano da quella di un completo sconosciuto. C'è però di più, nel secondo esperimento, 10 gatti (8 dei quali erano gli stessi della prima condizione) hanno ridotto le loro attività quando hanno ascoltato l'audio del loro umano mentre parlava a un altra persona, ma sono poi ritornati attivi e vigili quando la voce era rivolta a loro.

Nel terzo e ultimo esperimento, infine, i gatti non hanno mostrato alcun tipo di variazione nel comportamento, sia quando la voce dello sconosciuto era rivolta a loro che quando invece no. La piccola dimensione del campione utilizzato in questo studio, non può chiaramente essere esaustiva del comportamento e del modo in cui i gatti si relazionano con gli umani, tuttavia è un buon punto di partenza per eventuali studi futuri sulla relazione uomo-gatto.

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Sarebbe interessante, per esempio, studiare anche il modo in cui i gatti reagiscono alle varie voci delle persone che conoscono, ma questi risultati, secondo gli autori, aprono comunque a una nuova dimensione nella relazione uomo-gatto in cui la voce rappresenta una parte fondamentale del legame. Sappiamo che il nostro tono di voce cambia a seconda se ci rivolgiamo verso un collega, un partner, un bambino, un gatto oppure a un cane.

Nessuno si era però mai chiesto se i gatti lo capissero e ora abbiamo una risposta. I gatti ci ascoltano, riconoscono le voci e sanno perfettamente se stiamo parlando con loro oppure no. Un nuovo e importante elemento a sostegno della capacità e dell'importanza per il gatto di creare un legame molto forte con il proprio umano di riferimento.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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