I frugivori sono animali che si cibano esclusivamente o principalmente di frutta, ma la loro dieta può anche includere radici, semi e germogli. La classificazione di un animale all'interno del gruppo dei frugivori dipende però anche dalla quantità di questi elementi nella dieta. Se, ad esempio, un animale si ciba esclusivamente di semi viene definito "granivoro", come ad esempio i fringillidi che hanno evoluto un becco specializzato: corto e tozzo per distruggere i gusci dei semi. I frugivori sono quindi una sottocategoria di erbivori meno generalisti e più specializzati in una sola risorsa alimentare: la frutta. La frutta può conferire all'animale che se ne ciba un forte apporto zuccherino e calorico e tra i frugivori rientrano numerosi gruppi animali differenti come mammiferi, rettili e uccelli, e qualche pesce. Questa stretta relazione tra frutta e animali frugivori viene spesso definita anche come una forma di mutualismo, ossia di relazione do ut des in cui entrambi i partecipanti ricevono dei vantaggi. Ma quali sono le origini di questa relazione?
L'accordo segreto tra piante e frugivori
Le piante hanno anch'esse, come gli animali, un importante obiettivo da portare avanti: riprodursi e far sopravvivere i propri geni. Dato però che non hanno la possibilità di muoversi come fanno altri animali, devono trovare un'altra strategia per diffondere i propri semi, ossia la loro "progenie". Quale miglior modo se non avvalersi di animali che possono spostarsi anche per lunghe distanze? La soluzione è perfetta e per farlo molte piante hanno evoluto un frutto carnoso, ossia composto da una polpa che circonda e protegge il seme, di cui gli animali possono cibarsi e i cui semi verranno poi espulsi, attraverso la defecazione, in territori lontani e diversi, così da permetterne la dispersione. Inoltre, per invogliare ancora di più gli animali a mangiare i propri semi, alcune piante hanno evoluto dei frutti particolarmente colorati o profumati, così da renderli ancora più appetibili. Generalmente inoltre i frugivori riescono a mantenere integro il seme attraverso la digestione, grazie anche ad alcuni sistemi specializzati, cosa che invece non riesce a fare la maggior parte dei granivori, i quali portano spesso alla distruzione del seme. Ecco quindi che la relazione di reciproco vantaggio tra frugivoro e piante è servita: la pianta concede il proprio frutto all'animale, e quest'ultimo lo aiuta a disperderlo.
Animali frugivori, alcuni esempi
La maggior parte dei frugivori comprende uccelli e mammiferi, e in particolar modo i primi hanno un importante ruolo ecologico negli ecosistemi necessario per la dispersione dei semi e la colonizzazione delle piante. Vediamo alcuni esempi:
Orango del Borneo (Pongo pygmaeus)
L'Orango del Borneo è una delle tre specie di orango, tutte originarie dell'Asia. E' un primate che fa parte delle cosiddette "scimmie antropomorfe", ossia quelle maggiormente imparentate con l'uomo. L'orango del Borneo vive, com'è facilmente intuibile dal nome, nelle foreste del Borneo e la sua dieta è composta dal 65% circa da frutta, come fichi selvatici o anche il durian, un frutto tipico di quelle zone che sembra preferire particolarmente. Si ciba anche di foglie, semi, uova e insetti, e molto raramente, anche di carne. E' una specie definita in pericolo critico dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature) a causa della perdita e frammentazione dell'habitat, incendi, caccia illegale, deforestazione e piantagioni per la produzione di olio di palma.
Grande volpe volante (Pteropus neohibernicus)
È un mammifero appartenente alla famiglia Pteropodidae, di cui fanno parte tutti i cosiddetti pipistrelli della frutta. Vive principalmente nell'arcipelago di Bismark e in Nuova Guinea dove rappresenta il pipistrello di dimensioni maggiori. La sua dieta è composta da frutta fresca, come le specie appartenenti alla famiglia delle Sapotaceae e l'albero del Kapok (Ceiba pentandra), ma sembra possa anche afferrare i frutti che galleggiano sull'acqua per poi mangiarli.
Pappagallo dracula (Psittrichas fulgidus)
È una specie di pappagallo che vive in Nuova Guinea e viene spesso definito dracula per il suo profilo simile ad un avvoltoio. Nonostante il nome è una specie che si ciba quasi esclusivamente di frutta, con una fortissima preferenza per i frutti del genere Ficus e occasionalmente integra la sua dieta anche con nettare e fiori. E' classificata come specie vulnerabile dalla IUCN e la minaccia principale è costituita dalla caccia, in quanto le sue penne sono molto ambite e utilizzate come ornamenti.
Tucano toco (Ramphastos toco)
Il tucano toco è la specie più grande di tucano e vive in diversi ambienti del Sud America. Si ciba principalmente di frutta che strappa con il suo grande becco direttamente dai rami degli alberi, ma occasionalmente mangia anche uova, piccoli rettili, insetti e anfibi. Per deglutire il cibo piega la testa all'indietro di circa 180 gradi, facendo sì che il pasto arrivi direttamente nella faringe.
Piraputanga (Brycon hilarii)
È un pesce che vive nelle acque dolci neotropicali del SudAmerica e si ciba di circa dodici specie di frutto, contribuendo nella dispersione dei semi di almeno otto specie confermate, tra cui Chrysophyllum gonocarpum. A causa delle poche informazioni che si hanno di questa specie, non si sa con certezza quale sia il suo stato di conservazione.
Il varano di Gray (Varanus olivaceus)
È un rettile endemico delle Filippine che, a differenza della maggior parte dei varani che sono carnivori, si nutre principalmente di frutta matura, con una forte preferenza per il genere Pandanus. Occasionalmente si può cibare anche di altri animali come ragni o piccoli uccelli e sembra che la preferenza per la frutta si sia evoluta per evitare la competizione alimentare con altre specie di Varanus. E' una specie considerata vulnerabile dalla IUCN a causa della distruzione e frammentazione dell'habitat e della caccia, in quanto viene utilizzato sia come animale domestico che come cibo.