«Faremo un esposto in Procura. Era una mattanza prevedibile». Questo è il commento a Kodami di Roberta Ravello, presidente dell'associazione di tutela equidi Horse Angels, alla notizia dell'abbattimento di due cavalli coinvolti nella caduta durante l'Ardia di Sedilo, in Sardegna.
«Era immaginabile per la scarsa sicurezza della pista – commenta – Questo evento non può essere autorizzato per come è organizzato, perché mette a rischio cavalli e fantini». La grave caduta di sabato 6 luglio ha coinvolto i fantini – uno è stato trasportato via in elisoccorso a seguito di un trauma cranico – e anche due cavalli che sono stati abbattuti a seguito delle ferite riportate. Ma non è la prima volta che gli animali dell'Ardia perdono la vita durante la corsa. La stessa cosa era già successa nel 2008 quando a morire furono 2 cavalli e un fantino.
Da anni le associazioni di tutela animale sottolineano non solo la non eticità della manifestazione, ma anche la pericolosità del percorso: un tratto di terra battuta che scende dal Santuario di San Costantino, il patrono a cui è dedicata l'Ardia. Partecipano ogni anno circa 100 cavalieri e gli incidenti non sono rari. Eppure l'Ardia di Sedilo continua a essere un appuntamento fisso sull'agenda delle amministrazioni locali che ogni anno vi partecipano.
Quest'anno però, a seguito della rovinosa caduta, la corsa è terminata a una velocità più simile a quella di una processione, anche a causa dell'assenza di mezzi di soccorso sul luogo, già impegnati con i feriti rimasti a terra. L'Ardia a piedi è infatti un'alternativa già presente nella tradizione di Sedilo, concessa a chi non sa o no può andare a cavallo.
Nonostante ciò, in tutta la Sardegna il cavallo continua a ricoprire un ruolo centrale in molte feste tradizionali, come Palii, Ardie, Satriglie e Pariglia. In tutta l'isola ogni anno si disputano e celebrano dai 100 ai 150 eventi che coinvolgono mediamente dai 700 ai 1.500 cavalli. Con un giro d’affari impressionante, fra monte premi erogati, con cifre che hanno raggiunto i 50 mila euro, e un indotto turistico.