La tutela degli animali, il reinserimento sociale delle persone detenute e il valore della cultura a fare da trait d’union: al Festival dei Due Mondi, in programma a Spoleto giovedì 5 e venerdì 6 luglio, la fondazione Cave Canem, non profit con sede a Roma impegnata su tutto il territorio nazionale per favorire l’evoluzione nel rapporto tra persone e animali e cambiare il destino di cani e gatti vittime di abbandono o maltrattamento, presenterà i risultati di quattro anni del progetto “Fuori dalle Gabbie”.
L’occasione sarà l’apertura del carcere al pubblico per lo per lo spettacolo teatrale “Sogni di una notte di mezza estate”, portato in scena dalle persone detenute grazie all’impegno di Giorgio Flamini, fondatore della Compagnia #SIneNOmine. Durante le due serate sarà allestito un punto informativo e una piccola esposizione fotografica, con una selezione di scatti che raccontano il progetto della fondazione e valorizzano il prezioso contributo delle persone detenute. È nel carcere di Spoleto, infatti, che è nato “Fuori dalle Gabbie”, iniziativa che ha permesso la realizzazione di un canile rifugio annesso alla casa circondariale, primo esempio in Italia, e coinvolto in un percorso socialmente utile circa 90 persone detenute, a beneficio di oltre 150 cani senza famiglia che hanno trovato cure e attenzioni. Nel corso del progetto, le persone detenute sono state accompagnate in percorsi di formazione, hanno svolto lavori socialmente utili e sono state destinatarie di veri e propri incarichi professionali, tutto con la collaborazione del Comune di Spoleto.
Le sere del 5 e 6 luglio, dunque, il team della fondazione Cave Canem accoglierà i cittadini nella casa di reclusione di Maiano, affinché possano ricevere informazioni utili e un pensiero per festeggiare, insieme, i quattro anni della fondazione stessa: «Il progetto è stato ed è un volano per unire due mondi – ha detto Federica Faiella, presidente Fondazione Cave Canem – quello dentro e quello fuori dal carcere, grazie a un progetto di natura sociale che fa doppiamente bene, alle persone detenute e agli animali».
Non si tratta della prima partecipazione a questa edizione del Festival: lo scorso uno luglio la fondazione ha partecipato alla seconda edizione dell’evento “La cultura rompe le sbarre”, alla Rocca Albornoziana, insieme agli attori della popolarissima fiction “Mare Fuori”. La filosofia di fondo dell’evento rispecchia un altro progetto sviluppato dal team di fondazione Cave Canem: “Cambio Rotta”, un percorso di riscatto sociale tramite lavori socialmente utili e occasioni formative, diretto ai giovani che hanno commesso reati e che hanno deciso di vincere la sfida contro gli errori del passato, aiutando cani senza famiglia.
Kodami ha raccontato come il reinserimento sociale delle persone private della libertà possa passare attraverso la tutela degli animali. Succede sull'isola carcere di Gorgona, dove siamo stati per raccontare la rinascita di persone e animali attraverso la realizzazione del progetto "Isola fenice".