Via libera all'ingresso dei cani all'interno degli uffici dell'Università di Milano Bicocca. La novità è contenuta all'interno del “Regolamento per l’accesso degli animali d’affezione del personale all’interno degli ambienti dell’Ateneo” appena approvato.
Tutti i dipendenti, che siano professori, ricercatori e personale tecnico amministrativo e bibliotecario, hanno finalmente la possibilità di portare con sé sul luogo di lavoro il proprio cane o gatto. «I dipendenti potranno godere della compagnia del proprio amico a quattro zampe previa autorizzazione all’accesso del proprio dirigente – si legge nella nota dell'Università – e, nel caso di uffici condivisi, a questa deve essere aggiunto il consenso formale degli altri occupanti della stanza».
Come si legge nel Regolamento entrato in vigore il 28 marzo, per accedere ai luoghi di lavoro, l’animale deve avere alcuni requisiti specifici di tipo formale, come l'iscrizione all'Anagrafe degli Animali d'Affezione, che nel caso della Lombardia è obbligatoria non solo per i cani ma anche per i gatti. L'animale poi deve aver fatto le regolari profilassi vaccinali e trattamenti antiparassitari. E anche alcune caratteristiche come il non essere affetto da disfunzioni comportamentali e non mostrare aggressività verso le persone o gli altri animali.
Inoltre, è necessario che sia stata sottoscritta una polizza assicurativa che preveda la copertura per eventuali danni causati a persone o cose dall’animale. Ovviamente il pet mate dovrà avere a sua disposizione il guinzaglio, il necessario per la raccolta delle eventuali deiezioni; e ovviamente cibo, acqua e le relative ciotole.
Recentemente diverse realtà hanno riconosciuto questa possibilità ai propri dipendenti, l'ultima in ordine di tempo è l’ATS di Brescia dove i cani sono benvenuti sia negli uffici che negli spazi comuni, allo scopo di ridurre stress, favorire la socializzazione e l’empatia interpersonale.
Non è un segreto infatti che portare il proprio compagno animale in ufficio apporti numerosi benefici alla produttività e alla salute mentale. Uno studio commissionato da Purina alla University of Lincoln (UK), per esempio, ha confermato che le persone che portano spesso il proprio cane in ufficio sono più soddisfatte (+22%) delle loro condizioni di lavoro rispetto a chi lo lascia a casa, e che con il proprio pet al fianco aumenta anche la concentrazione (+33,4%), la dedizione (+16,5%), la soddisfazione nella gestione casa-lavoro (+14,9%) e la qualità di vita lavorativa (+16,9%).