«Pronto parlo con l'Enpa di Napoli? Chiamo perché il vostro collega non ci ha più consegnato i cuccioli per i quali abbiamo pagato anche la staffetta!».
«Ma di cosa parla? L'Enpa non vende animali e non fa staffette!».
È questo il surreale risveglio di Saverio Capriglione, commissario della Guardie zoofile dell'Enpa di Napoli. Da giorni ha iniziato a ricevere numerose chiamate di questo genere, tutte da persone residenti nel Nord Italia e tutte convinte di aver comprato dall'Enpa di Napoli uno dei dieci cuccioli di cane salvati in un negozio del centro della città alla fine di gennaio 2022.
«A chi chiamava abbiamo spiegato subito che si trattava di una truffa – chiarisce Capriglione a Kodami – L'Enpa combatte qualsiasi forma di commercio di animali: li salviamo dalla rete del traffico illegale proprio perché non sono merce che può essere messa in vendita».
I cuccioli oggetto delle richieste arrivate all'Enpa partenopea sono stati sequestrati in un negozio di animali durante l'operazione condotta dalla Polizia municipale con il supporto delle Guardie zoofile: alcuni avevano meno di trenta giorni di vita. Erano tenuti in piccole gabbie per conigli in condizioni igienico-sanitarie definite dallo stesso Capriglione «davvero pessime». Una situazione che ha spinto moltissime persone a interessarsi della loro salute e a sperare di accoglierli in casa. Una speranza tradita da un finto volontario.
Il modus operandi del truffatore era sempre lo stesso: «Con un profilo falso su Facebook pubblicava le foto dei cuccioli che avevamo salvato e che fin da subito avevano catturato l'attenzione di molte persone – ricostruisce il commissario dell'Enpa – Alcune di queste, tutte localizzate nel Nord, hanno contattato il finto socio della nostra organizzazione e hanno pagato con transazione online di circa 100 euro per cucciolo, più 80 euro di staffetta».
Il truffatore ha sfruttato il fenomeno delle staffette, ovvero il trasporto di cani di strada o di canile da Sud a Nord Italia, per convincere gli acquirenti lontani dal capoluogo partenopeo: le vittime perfette visto che la distanza avrebbe impedito qualsiasi tipo di controllo o incontro precedente all'acquisto. Kodami ne ha parlato in un lungo approfondimento dedicato al diffusissimo fenomeno delle staffette pubblicizzate tramite i social.
Inoltre, la cifra bassa offerta dal finto volontario Enpa era pure giustificata con la scusa dell'assenza di pedigree dei cuccioli. Dopo aver ricevuto la somma il truffatore immancabilmente spariva nel nulla, spingendo le vittime a chiamare la sezione napoletana dell'Enpa, che così è venuta a conoscenza dei fatti. «Ora è tutto nelle mani dell'ufficio legale. Purtroppo il profilo che vendeva i cuccioli è stato chiuso dopo la nostra segnalazione sui social. Sappiamo che però è ancora attivo sotto altri nomi, alcuni anche femminili».
«I cuccioli in questo momento non sono neanche adottabili – segnala Capriglione – Sono stati soggetti a sequestro e non potranno andare per ora a nessuna famiglia. Sono in custodia giudiziaria all'interno di una struttura apposita».
Il responsabile del negozio è stato denunciato in stato di libertà per maltrattamento di animali e dovrà rispondere del reato, insieme a un suo collaboratore, alla Procura del Tribunale partenopeo. I cuccioli da lui detenuti illegalmente andranno in adozione solo se sarà effettivamente condannato.
Ad oggi, l'unico modo sicuro e lecito per poter adottare i cuccioli – al termine del Processo oppure prima se la Procura dovesse dare il via libera – resta quello indicato dall'Asl Napoli 1: iscriversi ad all'albo regionale Albo regionale di custodia giudiziaria per affido animali da compagnia presente sul sito del Centro di riferimento regionale dell'igiene urbana veterinaria (Criuv).
L'adozione di un cane deve essere sempre consapevole e non giustificata solo da un interesse temporaneo, ancora di più nel caso di animali fragili come quelli vittime del traffico di cuccioli. Per non cadere in questa ed altre truffe di cui è pieno il web basterebbe smettere di considerare gli animali come oggetti da vendere e comprare, e considerarli per quello che sono: individui da tutelare e rispettare.