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6 Giugno 2024
21:30

I cuccioli abbandonati al porto di Bari hanno trovato nuove famiglie

Due giovani simil Beagle sono stati abbandonati sul molo del porto di Bari legati a una catena. A salvarli sono intervenuti i volontari che grazie al passaparola sui social sono riusciti a trovare a entrambi delle nuove case.

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Due cuccioli di simil Beagle sono stati abbandonati sul molo del porto di Bari. I cuccioli, un maschio e una femmina di quattro mesi circa, sono stati subito ribattezzati Rosa e Ciro Ricci, dal nome dei due protagonisti della popolare serie "Mare fuori". Dopo giorni di apprensione e appelli di adozione i due hanno trovato nuove famiglie grazie ai volontari.

I cuccioli sono stati avvistati alle 6 del mattino mentre erano legati con una corda. A dare l'allarme è stato un pescatore della zona che preoccupato che potessero annegare li ha portati in una zona del molo più sicura, all'interno del vecchio Acquario nel Porto di Bari.

Quando le volontarie arrivano non trovano i cuccioli ma solo un vecchio piumone, croccantini e una vaschetta di plastica con acqua già vecchia. Dopo molte peripezie riescono a rintracciare i cuccioli che si rivelano fin da subito molto docili e socievoli.

Per trovare delle adozioni adeguate parte per loro un tam tam in sui social che corre lungo tutta la Penisola. E il lietofine arriva: per i due simil Beagle ci sono altrettante nuove famiglia che avranno modo di continuare a fare incontrare i due fratellini poiché si trovano entrambi a Bari e in Provincia.

A breve i cuccioli andranno a casa senza aver vissuto neanche un giorno di canile, tutto grazie all'impegno dei volontari del territorio e del passaparola in Rete: «In tantissimi li hanno condivisi e la storia del ritrovamento all'interno del Porto ha colpito così tanto che i due cuccioli sono finiti sui giornali – ha raccontato la volontaria Caterina Martiradonna – Sono contenta per loro ma sarebbe bello dare voce e visibilità anche a tutti gli altri sfortunati ancora in box. In fondo tutti hanno una brutta storia alle spalle».

Per ogni cane oggetto dell'attenzione dei media ci sono infatti migliaia di altri individui costretti all'interno dei box, totalmente invisibili e senza speranza di ricevere contatto umano.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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