I cordati sono tutti quegli animali dotati una notocorda, o corda dorsale, che è una struttura flessibile a sostegno del corpo che solitamente si trova più vicino alla parte dorsale. Anche noi umani siamo cordati e la nostra notocorda è la colonna vertebrale. Del phylum Chordata, con cui condividono altre numerose caratteristiche, i vertebrati rappresentano infatti la stragrande maggioranza delle specie.
Ma se tutti i vertebrati sono anche cordati, non tutti i cordati sono invece necessariamente vertebrati. Il phylum Chordata si suddivide infatti in tre sottogruppi principali: i vertebrati (pesci , anfibi, rettili, uccelli e mammiferi), i tunicati o urocordati (ascidie, salpe ) e i cefalocordati (anfiossi). Ma vediamo un po' più da vicino come è fatto e come vivono gli animali cordati, i nostri parenti più vicini.
Caratteristiche principali
Tutti i cordati hanno in comune cinque caratteristiche principali, che per chi studia in che modo le specie sono imparentate tra loro sul grande albero evolutivo, si chiamano sinapomorfie. La prima e più importante, che è poi quella che dà il nome al gruppo, è ovviamente la notocorda.
La notocorda è una asta flessibile simile alla cartilagine, che è presente in tutti i cordati in almeno uno stadio della loro vita. La sua funzione è quella di sostenere e guidare il corpo durante lo sviluppo, sorreggerlo in vita come una vera struttura scheletrica e di fungere da precursore per la colonna vertebrale.
La seconda caratteristica comune è invece il cordone nervoso dorsale, che si trova solitamente immediatamente sopra la notocorda. Nei vertebrati questa struttura si è trasformata nel sistema nervoso centrale, e cioè nel cervello e nel midollo spinale.
L'endostilo è invece la terza sinapomorfia di tutti i cordati ed è un organo inizialmente deputato ad aiutare l'alimentazione. Si trova ancora negli urocordati e nei cefalocordati adulti, ma nel corso del tempo in noi vertebrati si è invece trasformato diventando la tiroide.
Le fessure branchiali o tasche faringee immediatamente dietro la bocca sono invece la terza caratteristica comune mentre la quarta – e ultima – è la coda. La coda è presente in tutti i cordati, incluso noi umani che, tuttavia, ce l'abbiamo solo in una breve fase dello sviluppo embrionale.
Classificazione ed evoluzione
Il phylum dei cordati comprende oltre 75.000 specie di cui la maggior parte sono vertebrati (oltre 73.000), seguiti dai tunicati (circa 3.000) e infine i cefalocordati (appena una trentina di specie). Fossili di cordati sono stati trovati già dall'esplosione del Cambriano, almeno 539 milioni di anni fa. Uno dei cordati più antichi che si conoscono Pikaia gracilens, considerato un po' come il precursore di tutti, incluso noi umani.
A partire comunque da forme marine vagamente vermiformi e simili a Pikaia o all'anfiosso, l'evoluzione dei cordati li ha portati a occupare con le forme più disparate tutte le nicchie ecologiche possibili, sia marine che terrestri. Dalle profondità degli abissi alle vette più alte, sono però i vertebrati il gruppo più diversificato e di maggior successo.
Nei vertebrati troviamo diversi gruppi complessivamente noti come pesci (agnati, pesci cartilaginei e pesci ossei), gli anfibi, i rettili, gli uccelli e noi mammiferi. I tunicati o urocordati, sono invece animali esclusivamente marini, quasi tutti ermafroditi e spesso, da adulti, sessili. Le ascidie, per esempio, vivono in forme solitarie o coloniali ancorati al fondale.
Hanno una forma a sacco e filtrano l'acqua per nutrirsi di particelle microscopiche. Le salpe, invece, somigliano vagamente alle meduse, a causa del loro aspetto gelatinoso e trasparente. Alcune specie non sono sessili e si lasciano trasportare dalle correnti. Proprio perché sono più mobili, sono anche dotate di occhi semplici fotosensibili.
Infine, nei cefalocordati troviamo gli animali comunemente noti come anfiossi. Sono detti anche acranii in quanto privi di cranio e somigliano vagamente a piccoli pesci. Vivono nei mari poco profondi tropicali e temperati di tutto il mondo, dove restano la maggior parte del tempo infossati nella sabbia a filtrarle l'acqua. L'anfiosso viene spesso utilizzato come organismo modello per descrivere i cordati, perché mostra molto bene tutte le caratteristiche tipiche dell'intero phylum.