"La prima impressione è quella che conta" e noi umani siamo molto veloci nel mettere in pratica questo modo di dire, in particolare quando si tratta dell'aspetto di una persona. Sono stati condotti tantissimi studi su quanto le caratteristiche facciali, come il trucco o la barba, influenzino la percezione che si ha di chi ci è di fronte, ma facciamo la stessa cosa anche guardando i cani?
Ebbene sì: lo dice uno studio scientifico pubblicato sulla rivista "Human-Animal Interactions a cura dei ricercatori del Primate Genomics Lab della George Washington University.
Gli esperti sono arrivati alla conclusione che gli esseri umani anche di fronte ai volti dei quattro zampe si fanno un'opinione immediata mentre provano maggiormente a interpretarne il significato se hanno vissuto o vivono insieme a un cane.
Ai partecipanti sono stati concessi infatti solo pochi secondi per guardare diverse immagini sia di esseri umani che di cani sconosciuti, fotografati con un'espressione neutra o con differenti mimiche facciali. Tra i risultati chiave dello studio, i ricercatori hanno scoperto che «la complessità facciale ha un impatto statisticamente significativo, anche se minimo, sul modo in cui le persone percepiscono cani o persone non familiari, ma che in generale i cani sono percepiti come più espressivi rispetto agli umani».
Al test di visione delle immagini hanno partecipato sia persone che vivono con un cane che altre che non hanno fatto questa esperienza. «Abbiamo inoltre scoperto – aggiungono gli esperti – che i primi tendono a concentrarsi maggiormente sulle espressioni dei cani, tanto quelle percepite come più complesse quanto quelle "neutre"».
Dallo studio emerge dunque che per noi umani la comunicazione facciale è importante sia nelle interazioni uomo-uomo che nelle interazioni uomo-cane. «Fattori individuali come l’esperienza, la relazione con un altro soggetto e lo stato d'animo per citarne alcuni – sottolineano i ricercatori – influenzano la percezione che abbiamo dei segnali e delle espressioni facciali. Ma anche le caratteristiche facciali superficiali sono significative nella comunicazione umana e probabilmente incidono anche sulla comunicazione tra cani e esseri umani. Ad esempio: gli esseri umani sono più bravi a valutare la frequenza e l'intensità delle espressioni facciali nei cani che hanno volti più semplici se il cane gli è familiare, il ché potrebbe essere correlato a una preferenza per la non complessità (i volti umani sono generalmente molto meno diversificati fisicamente rispetto alle facce di cani)».