I cani sono carnivori o onnivori? La risposta potrebbe essere meno scontata di quel che pensi

Se ci chiedessimo se il cane è un animale carnivoro, la risposta istintiva sarebbe quasi certamente sì, soprattutto considerando la sua storia evolutiva e lo stretto legame con il lupo, predatore sociale per eccellenza. Tuttavia, il miglior amico dell'uomo non è esattamente un carnivoro stretto: viene infatti spesso definito come un carnivoro "opportunista" o addirittura un vero e proprio onnivoro.

Questo perché può tranquillamente mangiare frutta e altri alimenti vegetali, anche per merito della lunga storia di co evoluzione accanto agli esseri umani che ha in un certo senso modellato le sue capacità digestive. Inoltre, in natura, le categorie basate sulla dieta negli animali non sono quasi mai così nette e rigide come si pensava soprattutto in passato, e ciò vale anche per il nostro amico a quattro zampe, ma non solo.

Differenza tra onnivori e carnivori

Per comprendere meglio questa distinzione, è utile definire cosa si intende per "carnivori" e "onnivori". Un carnivoro è un animale la cui dieta si basa principalmente sulla carne, mentre un onnivoro consuma abitualmente sia carne che vegetali, anche se in proporzioni diverse. Dal punto di vista anatomico, i carnivori hanno denti specializzati per tagliare e strappare carne, come i canini, e un tratto digerente più breve, adatto a una rapida digestione delle proteine di origine animale. Gli onnivori, invece, possiedono una dentatura più versatile, con molari adatti a masticare anche alimenti vegetali.

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Esistono poi anche i carnivori da un punto di vista tassonomico, se restiamo tra i mammiferi. Cane, gatto, leone, orsi e tantissimi altri appartengono infatti all'ordine Carnivora, che include tutte le famiglie di mammiferi prevalentemente carnivori, ma non esclusivamente. Infatti, molte specie all'interno di quest'ordine integrano la loro dieta con alimenti vegetali. A dirla tutta in realtà di carnivori obbligati ce ne sono davvero pochi all'interni di quest'ordine: lo sono prevalentemente i felidi (come gatto, leone, tigre e tutti gli altri), i delfini e le foche.

Tutti gli altri carnivori in senso tassonomico, chi più chi meno, integrano la dieta con alimenti di origine vegetale. Basta pensare agli orsi, ma ci sono anche alcune specie che hanno completamente eliminato o quasi la carne dalla loro dieta. L'esempio più classico e famoso è quello del panda che ha evoluto una dieta erbivora interamente basata sul bambù. Ci sono poi anche animali come il cercoletto e lo zibetto delle palme che sono invece perlopiù frugivori. Questo dimostra come anche tra i mammiferi carnivori vi è un'enorme variabilità e flessibilità alimentare.

Se il lupo è carnivoro, lo è anche il cane?

Tornando al "migliore amico dell'uomo", sappiamo bene che è stato domesticato dal lupo grigio (Canis lupus), un predatore sociale che si nutre prevalentemente di carne. Tuttavia, anche i lupi non disdegnano occasionalmente alimenti vegetali, soprattutto frutta e bacche, in particolare nei momenti di scarsità di prede. C'è anche chi ipotizza che probabilmente in passato, in virtù della dentizione simile ad altri canidi tendenzialmente onnivori, il lupo avesse originariamente una dieta ancora più diversificata ma è stato poi "costretto" a restringerla in seguito alla riduzione dell'areale causata dalla persecuzione umana.

Anche il lupo, pur essendo oggi prevalentemente un carnivoro, ha una dieta più flessibile di quanto si possa pensare. Passando poi al cane, nel lungo processo di domesticazione che lo ha portato a convivere sempre più a stretto contatto con la nostra specie, questa capacità di digerire alimenti vegetali è stata in un certo senso ulteriormente "potenziata". Oggi, infatti, il cane può essere definito ancora più del lupo come un carnivoro opportunista o addirittura un onnivoro, proprio perché è in grado di integrare la sua dieta con alimenti vegetali in modo ancora più efficiente rispetto al suo antenato selvatico.

Il cane è onnivoro: perché?

Il cane, di base, è quindi un animale prevalentemente carnivoro, tuttavia la selezione artificiale e la lunga co evoluzione accanto agli esseri umani hanno giocato un ruolo fondamentale nell'adattare la sua dieta rendendola ancora più varia. Alcuni cambiamenti genetici hanno permesso per esempio al cane di digerire meglio l'amido e altri componenti vegetali, rendendo la sua alimentazione più simile alla nostra. Questa capacità si riflette anche nella dentizione che nei cani è ancor meno specializzata rispetto a quella di un carnivoro puro.

Questo adattamento alimentare, del resto, non riguarda solo i cani, ma anche molti altri canidi strettamente imparentati, come i coyote e gli sciacalli, che regolarmente integrano la loro dieta con frutta e vegetali. Anche le volpi, del resto, sono considerate perlopiù onnivore e si nutrono regolarmente di frutta e altri alimenti vegetali. L'adattamento alla dieta umana ha quindi semplicemente accentuato e rinforzato una predisposizione che già esisteva in natura, dove comunque in ogni caso i confini, le categorie e gli inscatolamenti che tanto piacciano alla nostra specie sono molto meno netti e fissi di quanto pensiamo.