Chiunque viva con un cane si sarà chiesto almeno una volta se si annoia quando viene lasciato da solo a casa. La risposta a questa domanda non è semplice né univoca, ma i cani sono animali altamente sociali e attivi, che traggono appagamento soprattutto dall'interazione con i loro umani, oltre che con altri cani. Quando lasciati da soli, soprattutto per periodi molto prolungati, i cani possono quindi sperimentare diversi stati emotivi, tra cui proprio la noia.
La noia nei cani può essere causata soprattutto dalla privazione di stimoli fisici, sociali e motivazionali. Senza compagnia umana o canina, senza attività fisica e senza stimoli mentali adeguati i cani possono sentirsi soli, non appagati e deprivati sia da un punto di vista emotivo che motivazionale. La mancanza di interazione sociale, di attività fisica e mentale può quindi portare alla noia che a sua volta può sfociare anche in comportamenti problematici e indesiderati come masticare oggetti, abbaiare in modo eccessivo o mostrare segni di agitazione e ansia.
È importante considerare che i cani hanno bisogni e necessità sia individuali che di specie e che devono essere considerati e soddisfatti allo stesso modo per garantire un vero e proprio stato benessere emotivo e psicologico. Ogni cane è un individuo a sé, con le proprie preferenze, la propria personalità e sue motivazioni. Alcuni cani possono preferire la tranquillità e godersi il tempo da soli, altri sentirsi invece più ansiosi o frustrati quando sono lasciati da soli.
A cosa pensano i cani quando sono soli?
Anche se non sapremo mai cosa pensa esattamente un cane, conosciamo i suoi bisogni e le sue capacità cognitive e possiamo osservare i suoi comportamenti per trarre alcune ipotesi su ciò che potrebbero essere le sue percezioni e i suoi pensieri durante i momenti di solitudine. Quando un cane è solo, le sue reazioni possono variare notevolmente a seconda della sua personalità, della sua storia e del suo legame con il resto della famiglia umana. Se il cane è equilibrato e abituato alla separazione, è probabile che trascorra gran parte del tempo a riposare o a dormire, in attesa paziente del ritorno dei suoi umani.
Tuttavia, in alcuni casi, i cani possono manifestare comportamenti più attivi o ansiosi mentre sono soli. Potrebbero agitarsi, muoversi nervosamente o abbaiare, segnali che possono indicare una certa inquietudine o disagio legato alla separazione. Anche se non possiamo sapere con certezza cosa passa per la loro mente durante questi momenti, è possibile che pensino al ritorno dei loro umani o che si sentano soli e insicuri senza le proprie figure di riferimento, immaginando di poter rivivere i bei momenti trascorsi insieme.
Alcuni cani lasciati soli potrebbero dedicare parte del loro tempo a esplorare l'ambiente circostante o a svolgere attività abituali come controllare il perimetro della casa o giocare con i loro giocattoli preferiti. Tuttavia, la mancanza di stimoli o di interazione sociale può portare come detto anche alla noia, un'emozione che i cani possono sperimentare anche durante la nostra assenza. In questi casi, è perciò molto probabile che pensino al ritorno dei loro umani, alle attività fatte o che vorrebbero fare con loro, soffrendo inevitabilmente per queste mancanze. L'interazione sociale è infatti una componente fondamentale per il loro benessere emotivo e la privazione di questa necessità può essere fonte di stress e ansia.
Come capire se il cane annoia quando è solo
Per comprendere se il nostro cane attraversa uno stato di noia, dobbiamo partire da come può affrontare questa situazione. Solitamente, un cane reagisce alla noi in due modi tendenzialmente opposti e apparentemente in contrasto tra loro. Nel primo, potrebbe cercare una via di fuga dalla noia aumentando il suo livello di eccitazione, ovvero l'arousal. Il cane può quindi diventare irrequieto, agitarsi, muoversi per casa nervosamente, e mordere e distruggere qualsiasi cosa capiti a tiro, un cuscino, una scarpa o un gamba di un tavolo.
In alcuni casi, la noia potrebbe essere talmente prolungata e logorante, che il cane cercherà di "scappare" da quella situazione abbaiando o ululando in maniera eccessiva e snervante, sperando di innescare un qualcosa che possa smuoverlo da quello stallo che genera dolore psicologico. In maniera invece diametralmente opposta, il cane potrebbe anche abbassare di molto il suo livello di arousal, entrando in una sorta di stato letargico. In questo caso, cercherà conforto tentando in un certo senso auto-calmarsi rivolgendo le sue attenzioni verso se stesso e oggetti "rifugio". Potrebbe leccare in maniera eccessiva il cuscino o la copertina, oppure intensificare comportamenti di auto-grooming come leccarsi il mantello, una zampa, o mordicchiarsi il fianco.
L'una o l'altra reazione non sono esclusive, dipendo molto anche dal contesto ambientale, sociale ed emotivo in cui vive il cane e possono anche essere condizioni intercambiabili oppure consequenziali. In linea generale, possiamo considerare la noia come conseguenza di una mancanza, della negazione di un bisogno o di un desiderio fondamentale che il cane cercherà in tutti i modi di colmare "riempiendo" quei buchi emotivi, motivazionali e sociali lasciati vuoti sia da stimoli fisici che mentali.
Come evitare che il cane si annoi a casa da solo
La noia, come detto, è indissolubilmente legata ai suoi bisogni e ai suoi desideri, la soddisfazione dei quali dipende esclusivamente da noi. Come sempre, occorre tenere a mente che ogni cane è diverso da un altro e che sia la sua individualità che le diverse motivazioni di razza più o meno accentuate fanno la differenza. Dobbiamo quindi necessariamente imparare a conoscere i gusti, le preferenze, i segnali emotivi e i desideri del nostro cane. Nel farlo, dobbiamo poi chiederci se i bisogni fondamentali del nostro cane sono davvero soddisfatti.
Domandiamoci perciò se viene portato a spasso a sufficienza, se la sua quotidianità è troppo monotona e ripetitiva, se riceve stimoli mentali a sufficienza e se passa molte troppe ore da solo, cosa di cui non si dovrebbe mai abusare nemmeno quando il cane è abituato a farlo. Tra tutti questi bisogni, ci sono quello di esplorare, di incontrare altri cani, di fare movimento, giocare sia con noi che da solo, e più sono frequenti e "stancanti" questi e altri stimoli, minore è il rischio che il cane possa annoiarsi eccessivamente quando lasciato solo.
Per aiutarlo ad affrontare al meglio la solitudine e ridurre così la noia, rendiamo la sua vita con noi appagante e ricca di stimoli e attività. Lunghe passeggiate, giochi insieme, esercizio fisico costante. Organizziamo e pianifichiamo queste e tante altre attività trasformandole in una routine che riesca a coprire l'intero arco di una settimana, non solo quei momenti immediatamente precedenti alla solitudine. Possiamo anche lasciargli disposizione dei masticativi e i suoi giocattoli preferiti e se ci rendiamo conto che il nostro cane è costretto a passare troppo tempo da solo in casa, possiamo anche coinvolgere un dog-sitter che ci possa aiutare.
Per farlo sentire meno annoiato nei momenti di solitudine, possiamo e dobbiamo lavorare per rendere davvero appagante la sua vita quando siamo con lui.