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5 Settembre 2024
13:00

I cani ricordano i nomi dei giocattoli per almeno due anni

Un nuovo studio dimostra che i cani possono ricordare i nomi dei giocattoli fino a ben due anni, mostrando capacità di memoria a lungo termine davvero sorprendenti.

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Che i cani siano capaci di associare le parole umane a oggetti è un fatto ormai arcinoto. Ma quanto a lungo possono ricordare queste associazioni? Una nuova ricerca condotta da un team di etologi dell'Università Eötvös Loránd, in Ungheria, ha dimostrato che alcuni cani possono ricordare i nomi dei giocattoli per un periodo sorprendentemente lungo, almeno fino a due anni.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Biology Letters, ha coinvolto cinque cani particolarmente abili nell’apprendere le parole, detti Gifted Word Learner (GWL), ossia individui dotati di un’abilità innata nel memorizzare e riconoscere i nomi degli oggetti, gli ormai famosi "cani geniali" della Genius Dog Challenge ideata dallo stesso gruppo di ricerca.

Questo nuovo studio ha preso infatti spunto proprio dagli studi precedenti che avevano già dimostrato come alcuni cani siano abilissimi ad associare un numero considerevole di parole specifiche ai giocattoli. Un cane addestrato, per esempio, quando sente il comando "Porta Squeaker", ignorerà tutti gli altri oggetti per andare a prendere proprio il giocattolo richiesto.

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Queste capacità, come per noi umani, non sono uniformi tra tutte le razze o tra tutti gli individui: alcuni cani riescono meglio di altri e i GWL si distinguono proprio per la loro incredibile abilità innata nell’associare nomi a oggetti. I ricercatori si sono però chiesti se questi cani ricordano i nomi solo grazie alla pratica costante nel tempo o se, come gli esseri umani, riescono a immagazzinare queste informazioni grazie alla memoria a lungo termine.

Per scoprirlo, hanno selezionato cinque cani già addestrati (tutti Border Collie) a riconoscere i nomi di diversi giocattoli e li hanno coinvolti in un esperimento particolare. In una prima fase, i cani hanno imparato a riconoscere e associare i nomi di 12 nuovi giocattoli, che non avevano mai visto prima. Una volta che i ricercatori erano sicuri che avessero memorizzato i nomi, tutti i giocattoli sono stati nascosti e non sono stati più utilizzati per ben due anni.

Al termine di questo periodo, gli stessi cani sono stati quindi sottoposti a un nuovo test: ognuno, individualmente, è stato portato in una stanza e ha rivisto i giocattoli rimasti nascosti per tutto il tempo. Dopo aver mescolato questi con altri già conosciuti, i ricercatori hanno infine chiesto al cane di riportare il giocattolo corretto chiamandolo per nome. Ogni cane è stato testato due volte per ciascun giocattolo e i risultati sono stati sorprendenti.

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I ricercatori hanno scoperto che, nonostante i due anni di pausa, i cani sono stati in grado di recuperare il giocattolo corretto il 44% delle volte. Alcuni hanno raggiunto un’accuratezza anche del 60%. Questi risultati sono decisamente superiori al puro caso, dimostrando che i cani non solo ricordavano i nomi die giocattoli, ma avevano anche mantenuto queste informazioni nella loro memoria a lungo termine.

Questo studio apre nuove prospettive sul modo in cui i cani apprendono e conservano le informazioni, mostrando che le loro capacità cognitive e mnemoniche sono molto più avanzate di quanto si pensasse. Se possono ricordare i nomi dei giocattoli per così tanto tempo, non è da escludere che la loro memoria sia altrettanto efficace anche in altri ambiti della loro vita quotidiana, legati non solo agli oggetti, ma anche alle relazioni e ai luoghi.

Questa ricerca dimostra ancora una volta quanto sia speciale il legame che abbiamo con i nostri cani e quanto, a volte, sappiano sorprenderci con la loro intelligenza e capacità, nonostante siano al nostro fianco ormai da decine di migliaia di anni.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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