video suggerito
video suggerito
22 Maggio 2024
15:51

I cani percepiscono le intenzioni delle persone?

I cani non solo comprendono cosa gli diciamo, ma "leggono" e prevedono le nostre intenzioni grazie alla cosiddetta teoria della mente, ossia la capacità di attribuire stati mentali agli altri come desideri, emozioni e intenzioni. A dimostrarlo sono diversi studi.

181 condivisioni
Immagine

I cani sono in grado di percepire le intenzioni delle persone. Non si tratta solo di un dato di fatto empirico che chiunque viva con un cane (e lo riconosca per ciò che è, ovvero un individuo dotato di emozioni e cognizioni) può testimoniare ma di quanto la scienza ha dato prova.

È stato infatti dimostrato che "il miglior amico dell'uomo" non solo comprende cosa gli diciamo ma "legge" e prevede le nostre intenzioni grazie alla cosiddetta "teoria della mente" ossia la capacità di attribuire stati mentali agli altri come desideri, emozioni e intenzioni e sa dunque riconoscere che l'altro soggetto può avere stati mentali differenti dai suoi. Inoltre i cani comprendono anche se le nostre azioni sono intenzionali o meno e se gli mentiamo.

I cani capiscono le nostre intenzioni?

Uno studio, pubblicato su Nature nel 2021,  è partito proprio dal presupposto che molti danno per scontato ma che ancora non era stato dimostrato dalla scienza ovvero che i cani, quando interagiscono con gli esseri umani, spesso mostrano reazioni appropriate all’azione intenzionale umana. «Ma da queste osservazioni quotidiane non era chiaro se rispondevano semplicemente agli effetti delle azioni o se erano in grado di discriminare tra le diverse categorie di azioni», precisano gli esperti nell'articolo.

Si sono così chiesti: «I cani sono in grado di distinguere le azioni umane intenzionali da quelle involontarie, anche quando i risultati dell’azione sono gli stessi? ». Per capirlo,  tutti i cani sottoposti ai test hanno dovuto interagire con degli umani in tre situazioni diverse: «Nella "condizione di riluttanza", lo sperimentatore ha rifiutato loro intenzionalmente una ricompensa. Nelle due "condizioni di incapacità", lo sperimentatore ha involontariamente trattenuto la ricompensa. I cani hanno distinto effettivamente le azioni intenzionali dal comportamento non intenzionale».

Un altro studio ha poi focalizzato ulteriormente l'attenzione sulla capacità cognitiva dei nostri compagni di vita canini, mettendo in luce che arrivano anche a comprendere se gli mentiamo. Condotto da un team diretto dal professor Akiko Takaoka dell’Università di Kyoto in Giappone, dai risultati è emerso che Fido dopo aver ricevuto un'informazione falsa da parte di una persona tende a non fidarsi più di questa. Come ha scritto Luca Spennacchio, istruttore cinofilo e membro del nostro comitato scientifico su Kodami: «È possibile che, una volta persa la fiducia in noi e nelle nostre intenzioni, il cane cerchi di evitarci, di non rispondere ai nostri inviti, o ingaggi, nemmeno nelle attività che anche a lui piacciono, come per esempio il fare un gioco che apprezza. In realtà non è che non apprezzi più quel particolare gioco, è che il fare un gioco sociale, che implica cioè l’interazione tra due individui, necessita della fiducia reciproca. Non si può giocare e divertirsi con qualcuno di cui si diffida, che ci si aspetta che prima o dopo ci possa ingannare nuovamente».

Cosa sentono i cani nelle persone

È di nuovo la scienza a venirci in aiuto per provare a comprendere cosa sentono di noi i cani, dove per "sentire" si intende proprio quell'insieme di emozioni che provano pure gli esseri umani quando ci mettiamo "in ascolto" di un altro essere vivente. In particolare dei ricercatori della Lincoln University di Londra e dell'Università di San Paolo in Brasile sono riusciti a dimostrare che i cani hanno delle rappresentazioni mentali ben chiare dei nostri stati emotivi, sia positivi che negativi, e non mostrano semplicemente comportamenti appresi quando rispondono alle espressioni di persone e altri cani.

I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Biology Letters della Royal Society in cui gli esperti hanno sottolineato che «esiste un'importante differenza tra il comportamento associativo, come imparare a rispondere in modo appropriato a una voce arrabbiata, e riconoscere una gamma di segnali molto diversi che indicano lo stato emotivo. I nostri risultati sono i primi a dimostrare che i cani riconoscono veramente le emozioni delle persone e dei loro conspecifici».

Infine è importante ricordare un'altra ricerca che ha evidenziato che attraverso l'olfatto i cani arrivano anche a capire chi soffre di Stress Post Traumatico. Ci riescono perché i cani annusano le nostre emozioni grazie alla loro eccezionale (per noi) capacità olfattiva. I risultati sono emersi da uno studio condotto dal "Canine Olfaction Lab" del Dipartimento di Psicologia e Neuroscienze della Dalhousie University di Halifax, in Canada e hanno evidenziato che alcuni cani possono rilevare dei «composti organici volatili» presenti nell'odore umano che sono legati allo stress ed emessi da persone con storie di traumi quando sperimentano disagio associato al ricordo di quello che hanno subito.

Avatar utente
Diana Letizia
Direttrice editoriale
Giornalista professionista e scrittrice. Laureata in Giurisprudenza, specializzata in Etologia canina al dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli e riabilitatrice e istruttrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico (master conseguito al dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma). Sono nata a Napoli nel 1974 e ho incontrato Frisk nel 2015. Grazie a lui, un meticcio siciliano, cresciuto a Genova e napoletano d’adozione ho iniziato a guardare il mondo anche attraverso l’osservazione delle altre specie. Kodami è il luogo in cui ho trovato il mio ecosistema: giornalismo e etologia nel segno di un’informazione ad alta qualità di contenuti.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social