video suggerito
video suggerito
11 Marzo 2022
14:36

I cani liberi di Bettola hanno una nuova casa, le volontarie esultano: «Determinante l’attenzione di Kodami»

I cani liberi di Bettola hanno una nuova casa: potranno continuare a vivere come hanno sempre fatto lontani dalle gabbie del canile. Si tratta di un primo punto d'arrivo della vicenda segnalata a Kodami dalle volontarie di zona.

3.956 condivisioni
cane pastore pastore maremmano

Un nuovo spazio verde in cui i cani liberi di Bettola potranno continuare a vivere, lontani dalle gabbie del canile e in attesa della famiglia perfetta per ognuno di loro. È questo il risultato raggiunto oggi al termine dell'incontro tra il Sindaco di Bettola, Paolo Negri, e le volontarie dell'Oipa Paola Monga e Cristina Damasi.

Ieri il Primo cittadino aveva anticipato a Kodami la sua volontà di fare il possibile per salvaguardare il benessere degli animali. Promessa che è stata mantenuta oggi al tavolo con le volontarie, mettendo così un primo punto fondamentale alla vicenda dei cani che rischiavano di essere rinchiusi in canile dopo una vita libera sui Colli Piacentini.

«È stato determinante il supporto di Kodami nel mobilitare l'attenzione pubblica in favore dei cani liberi di Bettola», racconta Monga al termine dell'incontro. È stata proprio la volontaria, con una segnalazione alla redazione, a portare alla luce la storia dei cani liberi. Kodami si è subito attivato ed è andato sul posto per incontrare i cani e le volontarie con Luca Spennacchio, istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico del magazine.

I cani da pastore erano rimasti sui Colli Piacentini dopo che Giovanni, il pastore che viveva con loro, aveva venduto le greggi e il terreno senza portarli con sé. Del nucleo originario di ventisette individui con il tempo ne sono rimasti nove, che avevano continuato a vivere indisturbati nella ex cascina. Dal 2019 Monga e Damasi hanno iniziato a prendersi cura di loro, provvedendo anche a sterilizzare le femmine del gruppo. Tuttavia una recente sentenza del Tribunale ne aveva deciso lo sfratto dato che il terreno e la cascina in cui vivevano erano stati venduti a un nuovo proprietario.

Video thumbnail

Le volontarie però non hanno perso le speranze e grazie all'interesse suscitato dal racconto di Kodami hanno toccato la sensibilità del Comune. «Il Sindaco ha ricevuto moltissimi appelli via mail e oggi ha fatto sapere che provvederà in parte al mantenimento dei cani e noi potremmo continuare a occuparci di loro come facciamo ormai da anni», dice Damasi.

Entro la prossima settimana i cani saranno infatti spostati nella nuova loro casa: un ampio terreno verde messo a disposizione verde messo a disposizione da un cittadino. Il terreno è poco distante dalla loro precedente abitazione e ha una ex stalla sotto cui ripararsi. «C'è ancora molto da fare per renderlo perfetto per loro, ma è un inizio», racconta Monga.

Per i cani liberi si è attivata una vera e propria macchina della solidarietà che ha visto il coinvolgimento dell'amministrazione comunale, dell'Oipa, e anche di tanti cittadini che hanno contribuito, ognuno secondo le proprie possibilità, a donare lo spazio, un abbeveratoio e a ripulire il giardino.

«Abbiamo avuto anche la disponibilità di due educatori cinofili che seguiranno i cani e faranno una valutazione singola per ognuno di loro – annunciano le volontarie – Così potremmo capire meglio qual è la famiglia adatta alle loro esigenze. Inoltre, con la guida di un esperto per loro sarà anche meno traumatico inserirsi in un contesto familiare dopo una adozione consapevole».

Vi terremo aggiornati sul destino di questi cani, ma nel frattempo se pensate di poter essere d’aiuto in qualche modo per dare un lieto fine, almeno a questa storia tra tante, potete contattare Paola Monga alla mail: guardiepiacenza@oipa.org

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views