Volpini, Pinscher, Jack Russell e anche cani di taglia molto più grande stanno riconquistando la dignità perduta dopo essere stati detenuti nell’ex allevamento pensione e toelettatura Ca Pandina di Villanterio e sottoposti a una condizione di tale trascuratezza da far revocare l’autorizzazione sanitaria al gestori della struttura in provincia di Pavia.
Gli 88 animali sono stati affidati alle mani delle guardie zoofile dell’OIPA, nominate custodi giudiziali di tutti gli animali presenti nell’allevamento dal giudice nella sentenza del 7 settembre che ha riconosciuto il contributo e l’opera indispensabile dei volontari messa in atto a tutela del benessere degli animali e dell’interesse della comunità.
L’obiettivo delle guardie zoofile, intervenute il Primo di agosto nella struttura fatiscente insieme all’ATS per liberare gli animali presenti da quell'incubo, ora è soltanto quello restituire a tutti gli ospiti una qualità della vita decente, bonificando la struttura, valutando tutti i cani, sottoponendo a visite veterinari quelli più bisognosi e trovando loro una famiglia. Obiettivo che si sta raggiungendo piano piano grazie all’aiuto di volontari, educatori cinofili e veterinari che si sono resi disponibili ad aiutare questi poveri animali.
Il lavoro all’interno della struttura prosegue sette giorni su sette e i cani presenti stanno uno dopo l’altro ritrovando le giuste motivazioni. Alcuni di loro necessitano di cure e talvolta di ricovero in clinica a causa di patologie dovute ad anni di incuria e con grande rammarico di tutti, purtroppo, c’è stata anche una perdita, la piccola grande Cara, una Akita Inu le cui condizioni hanno costretto i volontari ad accompagnarla sul ponte dell’arcobaleno, ma il cui ricordo, dicono «farà procedere con ancora più forza e tenacia l'opera, finché la giustizia non avrà compiuto il suo percorso e fino a quando l’ultimo ospite della struttura non sarà fuori di qui a godere di una nuova vita piena di amore».
Sono ancora una ventina i cani in cerca di adozione: «Molti sono di taglia grande e tutti sono accomunati da un passato infausto, ma grazie a educatori, istruttori e volontari che hanno saputo comprendere i loro bisogni, il loro grido di aiuto, hanno intrapreso un cammino che li sta portando ad un ritrovato equilibrio». Ora, però, c'è più che mai il bisogno e il supporto di tutti: «Servono volontari che giornalmente possano aiutare ad accudire i cani ancora ospiti della struttura. Servono crocchette e cibo umido. Servono farmaci, in primis antiparassitari» spiegano ancora gli Angeli Blu dell'Oipa.
Ma soprattutto c'è un gran bisogno di famiglie per dare un futuro a questi poveri cani e serve che arrivino rapidamente, visto che a fine settembre gli animali rimasti senza sistemazione, verranno ripartiti tra i 7.000 canili italiani per disposizione del giudice. Per informazioni sulle adozioni si può scrivere a: guardiepavia@oipa.org