Anche i cani possono soffrire di acne e avere fastidiosi brufoli sulla pelle. Le zone più interessate sono il muso, il dorso e talora la coda, zone ricche di ghiandole sebacee, che a causa di un'infiammazione dovuta ad un problema di intolleranza alimentare, di allergia ambientale, di patologie ormonali o predisposizione di razza, producono una quantità maggiore di secreto oleoso. Questo, insieme al sebo e alle cellule morte, ostruisce lo sbocco delle ghiandole e dei follicoli piliferi, provocando sulla cute il tipico rigonfiamento, che a volte può avere un colore tendente al rosso.
Le cause dei brufoli nei cani
Le cause dei brufoli nel cane possono essere diverse e spesso non si ha una sola causa scatenante, ma più concause a generare l'acne o la foruncolosi.
- Alimentazione: l'intolleranza alimentare è spesso la maggior responsabile di foruncolosi e piodermiti. Spesso però si fa l'errore di dare la "colpa" ad un tipo specifico di proteina come possibile causa di intolleranza, mentre è bene, soprattutto se il cane si alimenta di petfood commerciale, annotare anche gli altri ingredienti presenti nel mangime, come cereali, verdure e additivi che possono concorrere allo sviluppo dell'intolleranza. Stesso discorso vale per snack e masticativi del cui uso e composizione va sempre tenuto conto in caso di sospetti problemi alimentari.
- Pubertà: anche i giovani cani, come gli adolescenti umani, sono spesso affetti da una forma di acne chiamata per l'appunto giovanile. L'acne giovanile è un processo infiammatorio scatenato per lo più dagli ormoni del cucciolo che diventa adolescente e che si sviluppa nella zona del muso e del mento nei cani tra i 5 e i 10 mesi di età. Tende a regredire dopo l'anno di età in modo spontaneo.
- Sole: spesso i danni provocati dai raggi solari vengono sottovalutati, ma anche i cani soprattutto se privi di sottopelo, e con pelle bianca vanno protetti da raggi solari con apposite creme solari. Si possono usare latti o creme solari, quelle con fattore di protezione 50+ senza profumazione. Il sole provoca un'irritazione e dunque una dermatite, oltre che delle vere e proprie scottature a cui la pelle può reagire con una foruncolosi diffusa. Questo è anche uno dei motivi per cui i cani non vanno mai rasati a pelle, per non fare perdere loro la barriera protettiva che gli assicura il mantello.
- Parassiti: oltre a pulci, zecche e punture di flebotomi o zanzare che possono provocare delle vere e proprie dermatiti non bisogna sottovalutare l'eventuale presenza del demodex, l'acaro della rogna, che a differenza di quello della scabbia non è contagioso e che si annida proprio nel profondo dei follicoli piliferi, per la diagnosi è spesso sufficiente un raschiato cutaneo profondo in modo da visualizzare il parassita al microscopio.
- Razza: Terranova, Dobermann, Schnauzer, Bulldog, Golden e Labrador Retriver sono alcune delle razze in cui è frequente notare la presenza di dermatite, piodermite o di foruncolosi. Il motivo è una maggiore predisposizione a produrre sebo, che crea infiammazione cutanea e ostruzione dei follicoli piliferi.
- Ambiente: si intende la presenza di polveri, pollini, cemento o l'utilizzo di soluzioni, lozioni, shampoo e salviette non idonee. Tutti questi allergeni ambientali "aggrediscono" il dermobiota creando irritazione e dermatite.
Cosa fare e cosa non fare
In caso di presenza di lesioni del derma, sia che possa essere un arrossamento, sia che possa essere la presenza di brufoli o anche di una sola cisti, il consiglio è di non sottovalutare mai la lesione e di effettuare un controllo veterinario per evitare anche che la lesione possa peggiorare (cosa che spesso accade nel giro di pochi giorni). La zona può essere detersa con soluzione fisiologica, ma meglio evitare acqua ossigenata o alcool.
È sconsigliato, prima di effettuare una diagnosi, l'applicazione di creme o schiume senza il consenso del veterinario, e il motivo è semplice: creme antibiotiche o con cortisone possono falsare o ritardare una diagnosi o addirittura mascherare forme più gravi, mentre l'utilizzo di schiume o lozioni, se non idonee, possono provocare un'ulteriore infiammazione della cute e dolore, quindi meglio far valutare al veterinario il tipo di lesione prima di azzardare terapie. L'esame citologico è consigliato per tutte quelle lesioni cistiche singole che vanno differenziate da neoformazioni e forme tumorali.