Lo scorso mese di dicembre la Procura di Trento aveva disposto il sequestro di Igor, Augusto, Stella e Linguina, quattro Cani Corso che da tempo vivevano rinchiusi in un piccolo recinto circondati di spazzatura ed escrementi. A causa dello spazio ristretto e delle condizioni di stress in cui si trovavano, i cani avevano iniziato ad attaccarsi tra loro, provocandosi numerose ferite al corpo e agli occhi.
In seguito all'intervento delle forze dell'ordine, la loro custodia era stata affidata immediatamente alla Lav e i cani erano stati trasferiti al Parco canile di Rovereto dove ancora oggi vengono seguiti dal team di istruttori cinofili della struttura.
A tre mesi dal sequestro, abbiamo chiesto a Simone Stefani, Vice Presidente della LAV e responsabile della sezione trentina che ne mantiene la custodia giudiziaria, come si stia evolvendo la loro situazione e quali siano le condizioni di salute dei quattro cani.
«Sono andato personalmente a visitarli: li ho trovati davvero cambiati anche dal punto di vista comportamentale, soprattutto nei confronti delle persone con cui oggi interagiscono in maniera positiva e gioviale. Per tre di loro si potrebbe già cominciare a pensare ad un'adozione – racconta Stefani – Inoltre le ferite causate dai conflitti vissuti nel recinto sono completamente guarite. Rimangono solo alcuni problemi fisici agli occhi e alle zampe di alcuni di loro».
Solo i tempi giuridici bloccano le adozioni
Al momento del sequestro i quattro cani erano dotati di regolare microchip, ma l'intestatario risultava irreperibile e non aveva risposto nemmeno alla notifica di sequestro a cui si sarebbe potuto opporre. «Per quanto ci riguarda la consideriamo un'ottima notizia, perché significa che l'intestatario non ha intenzione di recuperarli – afferma Stefani – Almeno per il momento, restano quindi sotto la nostra custodia, senza rischiare di tornare alla situazione orribile da cui provengono».
L'esistenza di un intestatario implica, però, il proseguimento delle indagini che porteranno, nel prossimo futuro, ad un rinvio a giudizio: «Il nostro desiderio è che il processo si concluda il prima possibile, perché fino a quel momento sarà necessaria un'autorizzazione da parte della Procura per un'eventuale adozione – spiega Stefani – Non riteniamo giusto che questi cani debbano prolungare la propria sofferenza per via dei tempi giuridici».
Ancora una volta, così, l'iter burocratico ferma dei percorsi adottivi, seguiti da esperti, di cani che potrebbero già avere una vita migliore fuori da luoghi in cui, seppure appunto curati e rispettati, potrebbero trovare il loro posto del mondo.
Mentre si attendono gli sviluppi del processo, i legali della Lav si preparano a chiedere il riconoscimento del reato di maltrattamento: «Quello che hanno vissuto Igor, Augusto, Stella e Linguina non è stato solo un caso di abbandono – afferma Stefani – Non prendersi cura dei propri cani, infatti, significa a tutti gli effetti causare loro una serie di sofferenze psichiche e fisiche anche durature».
Chi sono Igor, Augusto, Stella e Linguina
Quando i volontari si allontanano dai box di Igor, Augusto, Stella e Linguina, i quattro cani uggiolano, dimostrando il forte legame che hanno creato con le persone, una caratteristica questa tipica dei Cani Corso che, nonostante l'aspetto così forte e maestoso, si affidano con piacere a chi si prende cura di loro.
«Augusto ha quattro anni ed è il più giovane. Lo si riconosce per il suo occhio vitreo causato da un vecchio glaucoma trascurato – racconta Stefani – Il veterinario vorrebbe procedere con un intervento di asportazione dell'occhio ma anche in questo caso prima di intervenire dobbiamo attendere l'autorizzazione della Procura».
Stella e Linguina invece godono di ottima salute, ma hanno ancora alcune difficoltà nel relazionarsi con i propri simili: «Una delle due in particolare non è ancora pronta per l'adozione a causa delle sue difficoltà di socializzazione con i cani – spiega il responsabile della Lav del Trentino – Igor invece, ha cinque anni e un occhio rosso perché soffre di un prolasso palpebrale che impone di rimettere in sede regolarmente la ghiandola lacrimale. Ciò che più ci preoccupa però è il fatto che un ginocchio non regge più il suo peso e necessiterà quindi presto di una protesi».
Il percorso che porterà Igor ad ottenere le cure necessarie implica però una serie di esami veterinari e alcuni interventi particolarmente costosi, per questo motivo la Lav ha deciso di inserire il cane nel progetto Cancella il segno, l'iniziativa che si occupa di raccogliere fondi destinati alle cure degli animali vittime di maltrattamenti.
«Ognuno di loro ha ereditato da questa esperienza delicatezze e fragilità uniche, dimostrando ancora una volta quanto possa essere violento l'impatto della sofferenza psicologica. Per loro cercheremo quindi famiglie dotate di particolare sensibilità. Igor, Augusto, Stella e Linguina verranno affidati solo al termine di un percorso preadottivo da svolgere insieme agli istruttori che li hanno seguiti in questi mesi – conclude Stefani – Mai come in questo caso infatti, sarà importante individuare i compagni umani adatti per le loro singole personalità ed evitare in ogni modo che debbano affrontare altre sofferenze».
Chi fosse interessato ad un incontro preventivo per conoscere i cani, può contattare la Lav del Trentino al numero 331 150 7169