Con l’estate al clou tornano in azione i cani bagnino della Scuola Italiana Cani Salvataggio, che sono stati protagonisti di due salvataggi a poche ore di distanza l’uno dall’altro. Nel weekend, infatti, due donne sono state portate in salvo sulla spiaggia di Montalto di Castro, nello stesso tratto di mare dove due settimane fa era annegato un anziano.
Sabato intorno alle 16:30 sul litorale Tirreno a nord di Roma, subito dopo il tratto di spiagge che costeggia Tarquinia, una ragazza lettone di 22 anni, in Italia per i progetto Erasmus, si è salvata grazie al prontissimo intervento del Labrador Mira e del Golden Retriever Philyp. Nel tratto di spiaggia libera tra lo stabilimento Il Gabbiano e lo stabilimento dell'Aeronautica Militare, in località Montalto di Castro, la ragazza stava facendo il bagno di sola e si era allontanata dalla riva non riuscendo a rientrare per il mare mosso e la forte corrente che continuava a trascinarla allontanandola.
È stata la stessa ragazza, spaventata, a dare l’allarme richiamando l’attenzione di Mira, Philyp e dei loro compagni umani. Le due unità cinofile, che stavano già monitorando la situazione dalla loro postazione, si sono immediatamente lanciate in acqua: l'hanno messa in sicurezza a circa 130 metri dalla riva e riportata sul bagnasciuga.
Per Mira, il Labrador di 7 anni, non si trattava del primo salvataggio: anzi, nel 2021, era stato il protagonista dell’incredibile recupero di 14 persone avvenuto a Sperlonga. Due anni i fa il Labrador, infatti, si era distinto insieme a Eros e Mya raggiungendo il largo più volte, per portare in salvo un gruppo di tre famiglie che, con materassini e gommoni, si era spinto a 100 metri dalla riva. I tre Labrador, al ritorno sulla spiaggia, erano stati accolti come eroi da circa 400 persone che si erano radunate per assistere al salvataggio.
Per Philyp, invece, il Golden Retriever di 2 anni, si è trattato del primo salvataggio dopo il brevetto preso quest’anno. Il percorso per diventare cani bagnino della SICS non è affatto semplice, ma lungo e impegnativo: l’addestramento dura anni e sono decine quelli che ogni anno cominciano il lungo percorso che li porterà ad essere cani “bagnini” con tanto di esame e certificazione finale. Kodami ha raccontato la storia della formazione di di Flash, che con circa 20 operazioni di salvataggio è tra i cani che hanno salvato più vite al mondo.
Domenica, giorno successivo al salvataggio della giovane ragazza lettone, nelle prime ore del mattino, a pochi metri di distanza dal salvataggio del giorno precedente, anche una donna di 50 anni ha avuto necessità dell’intervento dei bagnini a quattro zampe. Soccorsa da Rio e Anael, Golden Retriever di 3 e 2 anni, la signora era finita in una pericolosa buca a circa 50 metri dalla riva, da cui non riusciva ad uscire. Anche in questo caso la presenza di una forte corrente è stata determinante nell’impedire alla bagnante di spostarsi. Malgrado in forte difficoltà e impaurita, la signora è riuscita a dare l'allarme e prontamente sono intervenute le Unità Cinofile.
«La nuova postazione dei cani bagnino della SICS tra lo stabilimento il Gabbiano e l’Aeronautica è stata decisa dalla Guardia Costiera e dall'Amministrazione comunale, subito dopo gli incidenti avvenuti le settimane scorse, per incrementare il livello di sicurezza della zona – fa sapere l’associazione cinofila. – Il lavoro della task force a sei zampe della Scuola Italiana Cani Salvataggio entra nel vivo della stagione. Con le sue circa 350 Unità Cinofile sarà in servizio nel week end e il giorno di Ferragosto fino alla fine di agosto, nell'ambito del progetto Cani Eroi per la prevenzione e la sicurezza in mare».
A metà luglio, però, in Calabria le unità cinofile avevano già cominciato il loro lavoro: un bambino di 10 anni si era perso sulla lunga spiaggia dell'Ippocampo di Soverato. E la mamma, in lacrime e preoccupatissima, aveva avvisato le Unità Cinofile in servizio. Scattata subito la ricerca del piccolo grazie ad un gruppo che ha riunito la Guardia Costiera e i volontari SICS, insieme ai loro fedelissimi amici a 4 zampe, Marlo, Kenya, Achille, Amira, sono partiti in pattugliamento lungo la spiaggia. «Le ricerche sono andate a buon fine, ritrovando il bimbo che aveva perso l'orientamento e non era riuscito a tornare all’ombrellone.