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6 Novembre 2022
11:20

I cambiamenti climatici stanno cambiando le abitudini degli istrici

Negli ultimi 50 anni gli istrici hanno ampliato il loro areale, trovando in numerose regioni temperature vicine all'Africa, paese di origine. E hanno iniziato a nutrirsi di corteccia, non riuscendo a scavare a causa della siccità e a trovare bulbi e radici.

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istrice

Che i cambiamenti climatici stiano portando decine di specie animali a modificare radicalmente le loro abitudini per garantirsi la sopravvivenza è ormai cosa purtroppo nota. Alcune si stanno spostando, altre ancora stanno modificando la forma del loro corpo per poter meglio regolare la propria temperatura corporea, altre ancora si stanno addirittura rimpicciolendo, moltissime si sono viste costrette a cambiare la propria dieta per la mancanza di ciò di cui si nutrono solitamente. È il caso degli istrici, una specie di fatto aliena in Italia, la cui popolazione negli ultimi 50 anni è però cresciuta proprio per l’aumento delle temperature, che hanno reso alcune regioni particolarmente simili al loro habitat originale, l’Africa.

Uno studio firmato da un gruppo di ricercatori italiani e pubblicato sulla rivista Biology ha evidenziato come il cambiamento climatico abbia spinto gli istrici a nutrirsi di corteccia, proprio come i castori e i conigli: «L’Hystrix cristata, grande roditore di origine tropicale africana, ha ampliato il suo areale negli ultimi 50 anni, conquistando gran parte delle regioni settentrionali, dove era storicamente assente – spiegano gli scienziati nello studio – Questa specie di solito scava per trovare il suo cibo principale, ovvero radici, bulbi e tuberi. I mesi freddi del 2021-2022 sono stati caratterizzati da una grave siccità nell'Italia centrale, che ha impedito loro di scavare per cercare cibo. In questo studio abbiamo dimostrato come siano riusciti ad adattarsi alla siccità utilizzando una risorsa alimentare che viene comunemente evitata, ovvero le cortecce degli alberi. In particolare, nell'Italia centrale, l'istrice scortecciava per lo più sambuchi neri, che presentano cortecce morbide con proprietà medicinali».

La siccità potrebbe inoltre essere alla base dell’aumento dei sempre più frequenti avvistamenti degli istrici vicino ai centri urbani. Impossibilitati a scavare per trovare cibo, questi animali potrebbero avvicinarsi alle città per nutrirsi, rischiando di finire sulle traiettoria di auto e finire investiti. Allo stesso modo, l’abitudine di nutrirsi di corteccia potrebbe indebolire gli alberi, creando un ulteriore cortocircuito in ecosistemi già messi a dura prova. L’istrice, come detto, è una specie ampiamente distribuita nell'Africa settentrionale e orientale, mentre in Europa è presente unicamente nella penisola italiana, dalla Calabria fino al Veneto e all'Emilia-Romagna, ed in Sicilia. Di recente l'areale italiano ha conosciuto una notevole espansione verso nord, giungendo in Liguria occidentale fino alle propaggini sud-orientali della Lombardia e meridionali del Veneto, e in Piemonte. Non è chiaro ancora come la specie sia arrivata in Italia, anche se recenti studi genetici hanno suggerito che la sua introduzione si debba ai Romani.

L’istrice, come spiega l’IUCN – che lo considera a basso rischio estinzione – popola principalmente ecosistemi agro-forestali della regione mediterranea, ma lo si può ritrovare anche nelle grandi aree verdi situate all'interno delle città, proprio perché vicine a zone provviste di abbondante vegetazione. Soprattutto le rive dei corsi d'acqua e le siepi costituiscono importanti corridoi naturali, e sono utilizzati come vie di espansione. A metterne a rischio la sopravvivenza sono principalmente il bracconaggio – la carne di istrice è considerata commestibile – gli incidenti, appunto, e anche la caccia indiscriminata per i danni provocati alle colture.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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