Lo scorso novembre la comunità Sioux di Shakopee, nel Minnesota, Stati Uniti, ha accolto una piccola mandria di 10 bisonti americani (Bison bison) e per la prima volta in oltre 100 anni questi animali sono tornati nelle loro terre d'origine. Le popolazioni native americane sono da sempre legate in maniera fortissima a questi imponenti bovini, che in tempi storici erano alla base del sostentamento delle tribù e fornivano non solo cibo, ma anche medicine e materiali. Spesso questi animali erano considerati sacri e ancora oggi sono percepiti dalla comunità Sioux come parte della loro “famiglia”.
Ci sono voluti due anni per capire come poter riportare i bisonti in Minnesota, fino a quando un’altra tribù del Sud Dakota non ha donato questi 10 esemplari. Al momento, quindi, la comunità di Shakopee custodisce gli animali in un grande recinto dove possono pascolare al sicuro, con l’obiettivo di riportare le mandrie di bisonti in libertà in quella che era un tempo parte del loro areale originario, in modo sostenibile ed ecologicamente vantaggioso.
Il bisonte americano, infatti, un tempo abitava tutto il Nord America in vaste mandrie e la sua distribuzione storica si estendeva dall'Alaska fino al Golfo del Messico e a est da New York fino alla Georgia, o addirittura, secondo alcune fonti, fino in Florida. Quest'imponente animale ha rischiato di estinguersi per cause antropiche durante il XIX secolo: una combinazione di caccia indiscriminata, macellazione commerciale da parte dei coloni europei e l'introduzione di malattie bovine tramite gli animali domestici importati ha fatto crollare la popolazione di bisonti dagli oltre 60 milioni di individui stimati alla fine del XVIII secolo a soli 541 animali nel 1889.
A metà del XX secolo iniziarono i primi sforzi di conservazione e ad oggi si contano circa 500.000 bisonti in fattorie private e 31.000 bisonti selvatici, il cui areale è però in gran parte limitato a poche aree in parchi e riserve nazionali, in particolare Yellowstone negli Stati Uniti e Wood Buffalo in Canada. La specie è stata reintrodotta in diverse regioni, tra cui il Messico e adesso il Minnesota, facendo ben sperare per una progressiva ripresa della specie.