I 57 asini di San Posidionio che erano finiti all'asta, sono salvi. L'associazione Horse Angels che si occupa di tutela degli equidi, ha fatto l'offerta vincente. Si chiude così il triste capitolo dell'oggettificazione degli asini e soprattutto del rischio di macellazione.
Solo otto infatti erano stati giudicati «non macellabili». Ora, però, quel pericolo è lontano, grazie al lavoro di Horse Angels che per partecipare all'asta e salvarli ha attivato una raccolta fondi partecipatissima che ha raccolto oltre 56mila euro, donati da migliaia di persone provenienti da ogni parte d'Italia.
Gli asini erano finiti all'asta, come meri oggetti, a seguito della dichiarazione di fallimento da parte del Tribunale di Modena dell'azienda in cui vivevano. Dopo il sopralluogo condotto da veterinari di Horse Angels, gli attivisti hanno stabilito di fare restare gli animali nella tenuta dove hanno sempre vissuto, anche in considerazione dell'età avanzata di molti asini. L'impresa è fallita infatto per la situazione debitoria, e non perché fossero maltrattati.
Lo aveva spiegato a Kodami proprio Roberta Ravello, la presidente di Horse Angels: «C'è molto lavoro da fare per dare agli asini un contesto di maggiore benessere – ammette – La situazione adesso non è critica ma deve sicuramente essere migliorata. Ci sono recinti da rifare, cure e controlli veterinari, e poi ci sono gli asini maschi da castrare per evitare che continuino ad aumentare di numero».
Dei fondi raccolti. 40.326 euro sono serviti agli attivisti per aggiudicarsi gli animali, ma sono ancora molte le risorse che dovranno essere impiegate per le staccionate e per gli accertamenti sulla salute degli asini.
Non è tutto:gli asini verranno inseriti in un progetto sociale pensato all'associazione per fare in modo che gli asini possano, almeno in parte, automantenersi. Così che la loro vita non sia più turbata da problemi umani che non dovrebbero mai interferire sul loro benessere e la loro esistenza.