Un cane Siberian Husky arriva in Puglia con la sua famiglia, una coppia di turisti francesi, poi l’esplosione di un petardo, e l’animale che scappa. È quanto accaduto lo scorso weekend a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia. Protagonisti della vicenda, conclusasi per fortuna positivamente, sono stati Leuky, un bellissimo cane adulto, e i suoi pet mate Pascal e Stephanie.
La famiglia era in vacanza sul Gargano e aveva fatto tappa in paese per passare due giorni di tranquillità. Tutto procede per il meglio quando attorno alle 18 di sabato, mentre stanno passeggiando con l’animale al guinzaglio, vengono sorpresi dall’esplosione di un petardo. Non una novità, purtroppo, in molti comuni del Sud. Sta di fatto che a spaventarsi maggiormente per il boato è proprio Leuky, che inizia a tirare fino a spaccare il moschettone del guinzaglio. L'animale così si libera dalla presa e inizia a correre lontano facendo perdere le sue tracce.
I due piombano nello sconforto, soprattutto perché l’animale si trova lontanissimo da casa in un posto che non conosce. Come farà a orientarsi di notte in un ambiente che non gli è familiare? I due, però, non si perdono d’animo e cercano aiuto su Facebook. Contattano l’associazione Legambiente Lo Sperone che immediatamente si mette in moto. Vengono coinvolti il consigliere con delega al randagismo Alberto Valente Pietroboni e Luigi Placentino, volontario molto attivo in paese. Nel giro di un paio d’ore l’appello viene condiviso da decine di persone, arrivano segnalazioni sulla presenza del cane in diversi punti della città, fino a quando Luigi non si ritrova davanti l’animale.
«Se non avessi saputo quelle 4 parole in francese, “viens ici”, “mon amour”, “bijoux”, “chéri”, imparate in 5 anni di scuola, il cane non si sarebbe fermato incuriosito – spiega scherzando l’uomo – dopo pochi secondi si è avviato verso di me, fino a farsi quasi sfiorare. Poi ha capito che non ero francese e che pronunciavo male le parole e ha iniziato a correre. Per fortuna subito dopo sono arrivati i due turisti, il cane ha sentito la voce ed è andato da loro. Adesso ci possiamo scherzare ma i fatti sono andati veramente così».
Pur dovendo fare i conti con le conseguenze di un episodio causato dall’inciviltà di qualcuno, il lato migliore del paese è venuto fuori proprio nel momento della necessità: «In poco tempo aveva percorso oltre 3km. Siamo riusciti a trovarlo grazie alle segnalazioni dei cittadini. Una volta individuato, abbiamo mandato la posizione in tempo reale ai due turisti che ci hanno raggiunto. L’emozione di ritrovare il cane e le lacrime di sollievo e la loro gioia, sono state qualcosa di emozionante e unico, così come il senso di comunità che questa città e i suoi cittadini mettono in campo ogni volta che ci sono situazioni delicate e di bisogno – aggiunge, contattato da Kodami, il consigliere Alberto Valente Pietroboni – non è mai solo un cane ma molto, molto di più. Le lacrime e le parole bellissime di ringraziamento di Stephanie e di suo marito rendono orgogliosi di appartenere a questa città».
Passata la paura Stephanie e Pascal hanno potuto proseguire la loro vacanza insieme a Leuky, godendosi una giornata di mare autunnale sul Gargano: «Siamo molto contenti della solidarietà dei cittadini di San Giovanni Rotondo – spiega la coppia di turisti francesi a Kodami – Per noi l'uso dei petardi dovrebbe essere vietato al di fuori degli eventi ufficiali e nel resto dell'anno severamente punito. In Francia, come immaginiamo in Italia, è vietato ma nessuno reagisce e interviene. Da parte nostra siamo stati molto fortunati a trovare la nostra Leuky sana e salva ma ancora disturbata. Per noi è un miracolo, dopo più di 3 ore di ricerca in una città circondata da montagne, foreste e soprattutto traffico intenso sulle strade. Tutto si è concluso bene grazie alla mobilitazione e alla reattività dei residenti».
Questo episodio, però, rimarca ancora la necessità di intervenire sull’utilizzo di petardi e fuochi pirotecnici, soprattutto se la loro esplosione avviene per le strade dei centri urbani spaventando persone e animali. Avvicinandosi alle festività natalizie questi episodi potrebbero diventare ancora più frequenti, con effetti troppo spesso ignorati. Speriamo che nessun altro, dunque, debba patirne le conseguenze.