Sono fratello e sorella i due cuccioli di Pastore Maremmano Abruzzese apparsi da un giorno all'altro sulle strade di Cortexandra, Sestu, lo scorso mese di luglio, quando avevano appena 5 mesi. Non si sa come siano arrivati in questo quartiere dell'hinterland di Cagliari, ma in poco tempo gli abitanti della zona li hanno soprannominati Holly e Benji e hanno cominciato a monitorarli e prendersi cura di loro.
«Controllavano regolarmente che non avessero dermatiti e si trovassero in buone condizioni di salute generale – spiega a Kodami Michela Melis, educatrice cinofila dell'associazione Vieniconme.dog che opera in zona – La storia dei due cani si è poi evoluta rapidamente, dimostrando che, attraverso la collaborazione tra cittadini e istituzioni si possono raggiungere risultati insperati».
Holly e Benji, infatti, non potevano più rimanere in strada e diventare i cani di quartiere di Cortexandra, come avrebbero voluto invece molti cittadini, perché la legge regionale della Sardegna impedisce a qualunque cane sprovvisto di microchip di restare libero sul territorio.
Per trovare una soluzione adeguata alla vicenda dei due Maremmani, un gruppo di cittadini ha aperto quindi il dialogo con le istituzioni, le quali hanno contattato gli educatori di Vieniconme, dando vita ad un'equipe impegnata nell'assicurare ai due cani un futuro sereno e sicuro, in linea con quanto richiesto dalla legge.
«La soluzione che ci avrebbe riempiti di gioia sarebbe stata quella di poterli lasciare dove erano, anche perché in questi mesi a contatto con gli abitanti del quartiere hanno sviluppato enormi competenze sociali. Nell'ultimo periodo avevano addirittura cominciato ad accodarsi con entusiasmo alle famiglie che andavano a spasso con i propri cani – racconta l'educatrice cinofila – Scodinzolavano alle persone, dimostrando ottime abilità nella convivenza. Purtroppo, però, la legge non tollera questa presenza, quindi, è stato necessario trovare una soluzione alternativa».
Il trasferimento dei cani liberi in canile
Gli abitanti di Cortexandra, preoccupati per la sicurezza di Holly e Benji e nell'ottica di tutelarne la salute in previsione dell'arrivo del freddo hanno contattato quindi la Vice Comandante della Polizia Locale, Federica Schivo, grazie alla quale sono riusciti ad ottenere le informazioni necessarie per intervenire in maniera adeguata. «Per legge non potevano essere prelevati, microchippati e rilasciati – spiega l'educatrice – Una volta che vengono catturati, infatti, i cani liberi vanno trasferiti nel canile di riferimento».
La Vice Comandante della Polizia Locale ha quindi contattato Paola Secci, Sindaca del Comune di Sestu in cui si trova l'abitato di Cortexandra.
«Schiavo e Secci sono state determinanti in questa vicenda, perché hanno risposto ad ogni domanda dei cittadini in maniera approfondita e competente, ma mi sento anche di ringraziare Giulia Figus e Francesca Manca, due volontarie del quartiere che, fin da subito, hanno preso a cuore Holly e Benji, dando vita all'inizio di questo virtuoso intervento congiunto – spiega l'educatrice – L'unico obiettivo di tutte noi era quello trovare un destino adeguato per i due cani».
Dal canile all'adozione
In accordo con il Comune, Holly e Benji sono stati quindi prelevati dal territorio e trasferiti al canile convenzionato della zona, una struttura chiamata Cave Canem, dove sono stati accolti dal responsabile Maurizio Magliani e dal suo team. «Anche loro si sono resi da subito disponibili a collaborare nell'ottica di far vivere ai cani questa esperienza nel migliore dei modi, evitando loro situazioni stressanti e potenzialmente traumatiche – continua Melis – A raccontarlo così può sembrare un processo banale, ma ha richiesto la buona volontà da parte di tante persone e, purtroppo, spesso, nel nostro paese non è una questione così facile, perché richiede competenza e dialogo».
Solo pochi giorni dopo il trasferimento verso il canile, Benji ha trovato casa, adottato proprio da Giulia Figus, una delle volontarie di Cortexandra che se ne prendeva cura da luglio, mentre per Holly si aspetta ancora l'arrivo della famiglia ideale.
«La vera ciliegina sulla torta la metteremo quando andrà a casa anche lei. La nostra speranza è quella di trovare un'altra famiglia che viva nei paraggi del fratello, in modo da continuare a incontrarlo – conclude l'educatrice – Siamo ottimisti: presto arriverà la famiglia adatta, ma soprattutto, siamo onorati di poter raccontare ad alta voce questa vicenda, nella speranza di condizionare positivamente chi la sente e dare vita, magari, a un circolo virtuoso di azioni concrete e competenti, concentrate realmente sulla tutela del benessere degli animali».
Per ricevere maggiori informazioni relative all'adozione di Holly, si può contattare l'educatrice cinofila al numero: 392 3408863