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28 Dicembre 2021
12:30

Hanno sparato al Labrador di Carolyn Smith e crede di sapere chi è stato

Carolyn Smith, la ballerina, coreografa e presidente della giuria di «Ballando con le stelle» su Raiuno, ha postato su Facebook un video in cui la si vede davvero arrabbiata per l’assurdo e orribile evento capitato al suo adorato cane: qualcuno gli ha sparato in una zampa mentre girava tranquillamente nel suo giardino.

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Ha voluto mandare un messaggio forte e chiaro a chi qualche giorno fa, mentre lei non era a casa, ha sparato al suo Labrador mentre girava tranquillamente nel proprio giardino: «Sto facendo delle indagini e se trovo chi ha fatto del male a Mikee, sono cazzi amari».

Carolyn Smith, la ballerina, coreografa e presidente della giuria di «Ballando con le stelle» su Raiuno, ha postato su Facebook un video in cui la si vede davvero arrabbiata per l’assurdo e orribile evento capitato al suo adorato cane.

«Solo un uomo di m… può sparare a un cane pacifico e buono come Mikee senza alcun motivo mentre  gira all’interno della sua proprietà. È assurdo. Sto cercando di stare calma, ma è davvero molto difficile. Io un’idea di chi sia ce l’ho, ma se qualche vicino di casa lo sa per certo, me lo dica per favore. Devo trovare questa persona».

Smith nel video si sfoga: «Io ero non ero a casa quando Mikee ha cominciato a zoppicare e a stare male. Ma dopo qualche giorno ha iniziato ad aggravarsi e allora mio cognato lo ha portato dal veterinario che ci ha informati che qualcuno gli aveva sparato. Mikee è il cane più buono del mondo, è stato colpito da uno di quei fucili che servono per sparare agli uccelli, la stessa arma con cui hanno sparato anche ai cani di mio cognato».

Poi la giudice del programma tv aggiorna i suoi fan preoccupatissimi sulle condizioni di salute del cane: «Mikee ha ancora la pallottola di piombo nella zampa, perché il veterinario ha scelto di non operarlo dal momento che sarebbe stato troppo rischioso».  Quindi, senza riuscire a trattenere la rabbia aggiunge: «Chi tocca gli animali, chi tocca i bambini, sono proprio pezzi di m-e-r-d-a».

I maltrattamenti sugli animali, un fenomeno troppo diffuso

Nonostante l’amore per gli animali e la sensibilità nei loro confronti stia entrando sempre di più nelle coscienze delle persone, il fenomeno del maltrattamento sugli animali rimane un fenomeno ancora molto diffuso, pur essendo un reato penale, che nel 2004 con la legge 189, è stato innalzato da semplice contravvenzione a delitto.

Non solo, perché la legge ha introdotto, nei casi più gravi, anche la reclusione e la confisca degli animali maltrattati. E, inoltre, condanna non solo l’uccisione degli animali, ma anche chi provoca loro sofferenze inutili e chi li fa vivere in condizioni degradanti.

La legge però, non sembra essere un deterrente abbastanza forte, o almeno non tanto quanto ci si aspetterebbe. Da questo deriva la fondamentale importanza della responsabilità individuale nel momento in cui, malauguratamente, si diventi testimone di un maltrattamento.

In questo caso è fondamentale non girarsi dall’altra parte e fare finta di nulla, pensando che tanto qualcuno se ne occuperà. L’unico modo per contribuire alla tutela dell’animale di fronte a gesti crudeli o condizioni di vita indecenti, è denunciare.

Il maltrattamento a danno degli animali si declina in vari modi e i dati dell’Osservatorio Zoomafia della LAV, la Lega AntiVivisezione, inseriti nella 22a edizione del Rapporto Zoomafia 2021 sono impressionanti: ogni 58 minuti in Italia, nel 2020, è stato aperto un fascicolo giudiziario per reati a danno di animali; ogni giorno si contano in media 25 fascicoli e circa 14 indagati, uno ogni 103 minuti; si registra a livello nazionale un tasso di 15,25 procedimenti e di 8,72 indagati ogni 100.000 abitanti.

Per comprendere realmente un fenomeno criminale, però, è necessario ricorrere anche all’analisi statistica. Cosa che la Lav cerca di fare, anche se purtroppo, nell’ambito dei delitti contro gli animali, oltre ad avere una carenza di dati affidabili, spesso circolano numeri infondati, frutto di errori metodologici, di puro pressappochismo o, in alcuni casi, di malafede.

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Simona Sirianni
Giornalista
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