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9 Luglio 2024
9:43

Ha una malattia incurabile, ma vuole dire addio alla sua cagnolina: l’ultimo saluto in reparto tra Silvano e Tota

Un paziente milanese, ricoverato per una grave patologia, ha chiesto di poter rincontrare la sua cagnolina Tota prima di morire. Medici e infermieri si sono attivati per il loro ultimo incontro, nella commozione di tutti i presenti.

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I medici e gli infermieri del reparto di Medicina e Cure Palliative dell'ospedale Bassini di Cinisello Balsamo a Milano hanno realizzato l'ultimo desiderio di un paziente. Questa storia arriva dal nosocomio dell'Asst Nord Milano, dove si trovava ricoverato il signor Silvano.

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Silvano era ricoverato per una patologia oncoematologica che in poco tempo lo ha portato in condizioni ormai gravi e non più curabili. Consapevole della sua prognosi, aveva manifestato la volontà di rientrare a casa con il supporto delle Cure Palliative, come raccontano dall'ospedale in un post sui social. Silvano voleva infatti rientrare a casa per poter stare di nuovo in compagnia della sua cagnolina Tota.

Gli eventi sono purtroppo precipitati più rapidamente di quanto previsto dai medici, non consentendo il rientro a casa dell'uomo. Così, i professionisti del reparto con il supporto dei suoi familiari, hanno organizzato un incontro tra il signor Silvano e la sua Tota.

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Tutti si sono attivati immediatamente per portare il cucciolo in corsia, e tra le lacrime di commozione di medici e infermieri, Silvano ha riabbracciato la sua amata cagnolina. In questo, modo, prima di spegnersi Silvano ha potuto salutare la sua amata compagna di vita a quattro zampe.

Come scrivono nel post Facebook: «Un incontro a sorpresa commovente ed emozionante per il sig. Silvano che, prima di spegnersi, ha potuto salutare la sua amata cagnolina. Le nostre più sentite condoglianze ai familiari del Signor Silvano e un grazie per aver condiviso con noi un amore così grande».

La scelta di permettere ai cani familiari di entrare in corsia per dare conforto alle persone ricoverate è stata abbracciata già da diverse aziende ospedaliere in tutto il paese. In alcuni casi si tratta di casi eccezionali concordati dalla direzione ospedaliera con i familiari dei degenti, in altri casi invece le porte dei nosocomi sono aperte in determinati reparti per poter favorire questi incontri.

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