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20 Ottobre 2021
9:05

Gufo reale impigliato in un albero, lo salvano i vigili del fuoco

Un esemplare di gufo bengalese è rimasto intrappolato in zona Colli Aniene, a Roma, perché il laccio che portava alla zampa si è impigliato in un ramo. Sul posto i vigili del fuoco, che sono saliti sull'albero e lo hanno liberato affidandolo poi a una volontaria. Visto il laccio, si tratta con tutta probabilità di un esemplare tenuto in cattività.

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Intervento di salvataggio di un gufo rimasto incastrato su un albero martedì pomeriggio a Roma, in zona Colli Aniene.

Il rapace, un esemplare di gufo reale, era impossibilitato a muoversi perché il laccio che aveva intorno alla zampa si è impigliato in un ramo. Alcuni passanti lo hanno avvistato e hanno chiamato i vigili del fuoco, che arrivati sul posto lo hanno liberato e poi affidato alle cure di una volontaria.

Visto il laccio, è molto probabile che il gufo fosse tenuto in cattività e sia scappato. Negli ultimi anni infatti sempre più spesso la falconeria, ovvero la pratica venatoria basata sull'uso di falchi o altri rapaci per catturare prede, viene utilizzata come strumento di controllo per gestire "uccelli problematici" come piccioni e storni in città, aeroporti e aziende agricole. Chi pratica la falconeria oggi sostiene che l'utilizzo di falchi e altri rapaci sia un metodo efficace ed ecologico per tenere a bada piccioni e altri uccelli fastidiosi, e un ottimo strumento educativo per la tutela di questi maestosi uccelli in natura.

Ci sono però due principali obiezioni mosse dalle associazioni: la prima è falchi, aquile e gufi sono animali selvatici, quasi tutti predatori solitari con nulle o poco sviluppate attitudini sociali, con cui è praticamente impossibile instaurare una vera relazione bidirezionale. Ai rapaci, infatti, viene imposto un addestramento forzato – contrariamente, per esempio, al cane che ha un lungo processo di domesticazione alle spalle – e l’alimentazione in cattività può avvenire esclusivamente attraverso la mano dell’uomo. La seconda è che la falconeria continua ancora oggi ad alimentare indirettamente il bracconaggio e la cattura dei pulli al nido, con conseguente declino delle popolazioni in natura.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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