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21 Settembre 2022
11:00

Guerra ai “botti” a Cernobbio: petizione contro i fuochi d’artificio che uccidono la fauna selvatica

I fuochi d'artificio sugli animali hanno effetti devastanti, per questo è stata avviata una petizione su Change.org che chiede al sindaco di Cernobbio di impegnarsi per trovare una soluzione.

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Gli effetti dei fuochi d’artificio sulla fauna selvatica di Cernobbio, comune in provincia di Como, sono devastanti (come in qualunque altro luogo). E quindi bisogna fermarli o adottare serie contromisure, per limitare i danni che causano.

È in breve il testo della petizione avviata da Marialuisa Righi su Change.org e anche il testo della lettera che la stessa ha inviato al sindaco affinché si impegni ad attivarsi per trovare una soluzione.

Righi scrive sulla pagina della petizione, arrivata a più di 500 firme: «Come lei ben saprà i fuochi d’artificio causano grave disagio constati d’ansia e attacchi di panico nei nostri animali che possono addirittura morire dallo spavento o fuggire terrorizzati».

E aggiunge «Ma la stessa reazione ha la fauna selvatica: i volatili, spaventati dagli scoppi e disorientati dalle luci, tentano di fuggire e molti di loro muoiono o rimangono gravemente feriti, ne è prova l'assenza di scoiattoli, merli, ghiri dai parchi delle ville. Spariti. E anche se non abbiamo documentazione sulla reazione dei pesci di lago, i cigni e le poche anatre non si vedono più».

Inoltre, precisa ancora la signora «è bene sapere che subito dopo l’utilizzo di fuochi d’artificio, la qualità dell’aria subisce un notevole peggioramento, anche con elevati picchi nell'atmosfera di polveri sottili».

Quindi, conclude «non bastassero questi dati per attuare subito contromisure serie e durature, c’è una considerazione fondamentale, che sfugge alle dinamiche di questi tempi bui: l’assenza di attenzione, rigore e sensibilità. Attenzione verso chi vive in questo ambiente, che sia umano o no e rigore contro chi offende la bellezza di uno dei luoghi più belli del mondo».

Il caso riguarda il capoluogo, ma anche il Comune di Cernobbio dove, quest’anno, sono stati davvero molti gli spettacoli pirotecnici. Come sappiamo, per quanto riguarda gli animali domestici, i cani spesso vengono terrorizzati dai botti e per quanto riguarda gli animali selvatici, se cervi e cinghiali possono impaurirsi, associando il botto a uno sparo, ma non corrono gravi rischi, per gli uccelli invece il pericolo è maggiore.

I volatili, infatti, sentendo il rumore forte e poi il bagliore, scappano disorientati e poi quando la luce viene a mancare, non riescono più a tornare perché non sono animali notturni e non vedono al buio. Spesso, quindi, vanno a sbattere, cadono in acqua o si appoggiano in punti dove possono ferirsi. In ogni caso, diventano estremamente vulnerabili.

Secondo Righi, pur ammettendo che i fuochi permettano di valorizzare il territorio, ci sono aspetti non secondari da valutare.

Il sindaco di Cernobbio, da parte sua, ha spiegato in una nota che sullo sparo dei fuochi è stata messa una tassa che ha portato ingenti risorse nelle casse comunali.

Soldi che verranno investiti, entro l’anno, proprio per valutare l’impatto acustico degli spettacoli in questione e i possibili e reali danni. Detto questo, però, il sindaco precisa anche non cancellerà gli spettacoli pirotecnici.

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Simona Sirianni
Giornalista
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