Che si tratti dell'ultimo smartphone appena acquistato o dell'ennesimo sasso raccolto al parco da un bambino, a noi esseri umani piace mostrare agli altri gli oggetti per richiamare l'attenzione. Lo facciamo quotidianamente, sia per attirare verso di sé l'interesse degli altri, che per il semplice gusto di condividere cose con amici e parenti. Questo insaziabile desiderio di condivisione viene generalmente considerato un tratto sociale esclusivo della nostra specie, eppure potrebbe non essere proprio così. Un gruppo di ricercatori ha infatti osservato e filmato per la prima volta uno scimpanzé in natura che mostra una foglia a sua madre, probabilmente per il semplice gusto di farlo.
Questo comportamento, del tutto inaspettato, è stato descritto in un breve report sulle pagine della rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.
Mentre erano sul campo per studiare la comunità di scimpanzé di Ngogo, all'interno della foresta di Kibale, in Uganda, i ricercatori hanno filmato alcuni individui impegnati in una sessione di "pulizia delle foglie". Questo comportamento è noto come leaf-grooming ed è abbastanza comune tra gli scimpanzé, anche se la sua funzione resta ancora perlopiù sconosciuta e dibattuta. Giocherellare e pulire le foglie potrebbe essere sia un modo per rilassarsi e alleviare lo stress, sia un sistema piuttosto ingegnoso per guardare più da vicino i parassiti come le zecche.
È noto tra i primatologi che gli scimpanzé praticano leaf grooming soprattutto dopo essersi spulciati a vicenda e sono stati osservati individui che dopo aver rimosso un parassita dalle labbra lo hanno poi posizionato su una foglia per poterlo osservarlo meglio e infine schiacciarlo insieme alla foglia tra le dita, come descritto in una breve nota su Primates nel 2002. A un certo punto, durante una di queste sessioni di pulizia, una femmina adulta di nome Fiona ha fatto qualcosa di inaspettato: ha strappato una foglia e l'ha mostrata a sua madre Sutherland, che era seduta accanto a lei.
Nel filmato, Fiona sembra proprio voler dire alla madre «guarda qua!» e infatti quando quest'ultima non sembra mostrare molto interesse, la figlia insiste per attirare la sua attenzione, spingendo in maniera più energica la foglia verso di lei. Una volta ottenuta l'attenzione Sutherland, Fiona ha poi continuato a pulire la foglia come se niente fosse. Sono state fatte varie ipotesi per spiegare questo gesto, tra cui l'invito al gioco, al grooming oppure alla condivisione di cibo (gli scimpanzé mangiano sia le foglie che gli insetti che vivono su di esse), ma analizzando tutti filmati a disposizione, la condivisione del momento restava quella più plausibile.
Secondo gli autori, quindi, Fiona voleva semplicemente che sua madre guardasse la foglia, tutto qui, e questo vuol dire che, in specifiche circostanze sociali, gli scimpanzé possono mostrarsi reciprocamente oggetti considerati interessanti, condividendo così l'attenzione su di essi per scambiarsi informazioni. Non è la prima volta che i ricercatori ipotizzano che anche altri primati indichino volontariamente oggetti verso gli altri, ma questo filmato è al momento la prova più robusta a sostegno di queste tesi.
Non tutti gli scienziati sono però concordi con queste conclusioni. Alcuni, seppur non escludendo tale ipotesi, preferiscano rimanere prudenti, sottolineando che una singola osservazione non può essere sufficiente per dimostrare un comportamento tanto complesso. Fiona e Sutherland, tra l'altro, non si scambiano mai sguardi d'intesa come facciamo noi umani e non è chiaro se e in che modo si siano effettivamente scambiate informazioni.
Come sottolineano del resto gli stessi autori, questa osservazione richiederà certamente nuovi studi molto più approfonditi e invitano altri esperti a cercare ulteriori esempi di questo tipo anche nei filmati già realizzati in passato. Nonostante ciò, non sarebbe poi così sorprendente se altre grandi scimmie strettamente imparentate noi, sia in grado di indicare oggetti e direzionare l'attenzione degli altri semplicemente per il gusto di condividere.
Questa osservazione inedita solleva però molte altre domande: perché noi essere umani lo facciamo più spesso delle altre scimmie? E che ruolo ha avuto questa capacità nell'evoluzione dei comportamenti sociali, nella cooperazione o delle nostre capacità cognitive e comunicative? Solo ulteriori studi riusciranno a rispondere a queste e a molte altre domande su di noi e sui nostri parenti primati più vicini.