Passeggiando all’aperto nelle serate estive, il frinire dei grilli è una colonna sonora costante che spesso ci accompagna, ma vi siete mai chiesti se questo suono possa dirci qualcosa di più della semplice presenza di questi piccoli insetti? La risposta è sì: dal canto dei grilli è possibile capire la temperatura dell'ambiente circostante. Questo grazie alla legge di Dolbear, una scoperta scientifica dell’omonimo scienziato, che collega proprio il numero di friniti dei grilli alla temperatura.
La legge di Dolbear
La legge di Dolbear prende il nome da Amos Dolbear, un fisico americano che nel 1897 scoprì una relazione matematica tra la frequenza del canto dei grilli e la temperatura ambientale. Dolbear osservò che i grilli cantano più velocemente quando la temperatura aumenta e più lentamente quando diminuisce: questa osservazione lo portò a formulare un'equazione semplice ma sorprendentemente accurata, ovvero:
T=50+[(N−40)/4]
dove T è la temperatura in gradi Fahrenheit e N è il numero di friniti emessi in un minuto. Esiste anche la versione adattata al sistema metrico:
T=10+[(N−40)/7]
dove, quindi, T è la temperatura in gradi Celsius. Per esempio, se contiamo 80 friniti in un minuto, possiamo applicare l'equazione e trovare la temperatura, che in questo caso sarà di circa 15.7°C.
Questo metodo funziona davvero?
La legge di Dolbear è sorprendentemente affidabile e viene utilizzata spesso come un metodo naturale per stimare la temperatura nelle notti estive, tuttavia è importante notare che ci sono delle variabili che possono influenzare la precisione di questo metodo. Ad esempio, la specie di grillo, l'umidità e altri fattori ambientali possono alterare leggermente la frequenza dei friniti.
Inoltre, la legge di Dolbear è più accurata in un intervallo di temperature moderato: quando le temperature sono estremamente basse o alte, i grilli potrebbero comportarsi in modo diverso rispetto a quanto previsto dall'equazione. Nonostante queste limitazioni, però, il metodo rimane un modo affascinante per calcolare una misura fisica come la temperatura, sfruttando un fenomeno biologico. La prossima volta che vi troverete in giardino a godervi una serata estiva, potrete quindi calcolare la temperatura dell’aria grazie a questi affascinanti insetti.