Dopo una settimana di convalescenza Grifo e Cioss, due grifoni, così battezzati dai volontari che li avevano recuperati nella zona del Canton Ticino, alla presenza dei guardiacaccia e di parecchi appassionati ornitologi, hanno ripreso il volo sul massiccio del San Gottardo.
Prima di andare Grifo, il più anziano dei due, ha salutato i suoi salvatori volteggiando varie volte nel cielo sopra di loro, prima di riunirsi al gruppo che volava poco distante. Cioss, invece, si è diretto con un maestoso volo verso il passo della Novena.
I due grifoni erano stati trovati la scorsa settimana, uno in val Bedretto e l’altro in Val Canaria, in pessime condizioni. Incapaci di volare erano stati soccorsi e sono stati rimessi in forza.
Il primo, chiamato Grifo, era stato preso in cura dai volontari della SPAB, la società di protezione animali di Bellinzona, capitale del cantone svizzero del Ticino, presso il centro cantonale di cura per animali selvatici a Gorduno.
Fortunatamente durante la visita non si erano riscontrate fratture o questioni di salute rilevanti e, infatti, il rapace ha riguadagnato praticamente il giorno dopo le forze, facendo chiaramente capire di voler tornare al più presto nella libertà del suo cielo.
Lo stato di salute del secondo grifone, invece, anche lui incapace di volare, era molto più grave tanto che i veterinari erano incerti sul suo futuro e sulla sua possibilità di farcela.
E, invece, la bella notizia: entrambi ce l’hanno fatta. E dopo una settimana di convalescenza sono stati nuovamente pronti a spiccare il volo.
L'esperienza è stata definita "indimenticabile” da tutti i volontari della SPAB, dai guardiacaccia e dai veterinari. Grifo e Cioss ora potranno ritornare in Francia da dove, si presume, lo stormo di circa 80 (cifra straordinaria, che solitamente non supera le 2-3 unità) esemplari sia arrivato.
Il Grifone, l'avvoltoio mitologico
Uccello quasi mitologico, protagonista di fiabe e filastrocche, il Grifone è uno tra i più grandi e maestosi avvoltoi europei.
A differenza di altri rapaci, però, come l’aquila e il falco, che possiedono artigli affilati e appuntiti necessari per afferrare e uccidere le prede, i grifoni no, perché loro non cacciano. Si nutrono, infatti, solo di carcasse di animali morti e quindi hanno gli artigli, ma non per sferrare un attacco.
Il grifone non è l’unica specie di avvoltoio esistente, ce ne sono 22 nel mondo ed in Europa ne sono presenti 4: il grifone (Gyps fulvus), l’avvoltoio monaco (Aegypius monachus) il capovaccaio (Neophron percnopterus) e il gipeto (Gypetus barbatus).
L’Avvoltoio Grifone si trova in uno stato di conservazione critico a livello nazionale, vulnerabile a livello europeo. In Italia, la specie è quasi estinta da tutte le parti. È stata però stata reintrodotta in Friuli-Venezia Giulia, nell’Appennino Centrale e in Sicilia.
La popolazione presente in Sardegna, invece, pur riducendosi a circa 130 individui localizzati nei territori di Bosa e di Alghero, è sfuggita all’estinzione e ha una valenza genetica molto importante in quanto rappresenta l’unica colonia naturale presente in Italia.